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ARGOMENTO: Autocostruzione amplificatore valvolare

Re: Autocostruzione amplificatore valvolare 15/06/2012 10:32 #21

  • andrea
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Ciao Renato
Mentre aspetto una tua risposta avanzo un quesito sulle valvole...riguardo le EL84 se non ho capito male entro con +12V dal piedino 4 e con GND dal piedino 5 lasciano il 9 scollegato giusto?
Mentre per le 12AX7 che parte del circuito vado a modificare?
Grazie
Andrea

Re: Autocostruzione amplificatore valvolare 16/06/2012 08:26 #22

  • Renato
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Ciao Andrea, per i filamenti delle valvole:

le 12AX7 hanno 3 piedini (filamenti), il 4,5,9, si collegano i piedini 4 e 5 al +/- 12 V, si lascia non collegato il 9 (preferibilmente, il pied. 9 verrà probabilmente collegato a massa con un circuito che definiremo meglio )

le EL84 hanno 2 piedini (filamento), il 4,5; si collegano in serie i filamenti di due valvole, es. piedini 5 della prima e 4 della seconda
collegando gli estremi della serie al +/- 12 V ( anche per queste valvole un circuito ad hoc potrà riferirle alla massa; vedremo sono piccoli particolari ).

Sto preparando un paio di schemi di inverter adatti, forse, allo scopo. Dovrai quasi sicuramente fare delle prove e in base ai risultati ottenuti potremo fare gli aggiustamenti necessari.

Ciao, per ora, Renato

Re: Autocostruzione amplificatore valvolare 16/06/2012 09:48 #23

  • andrea
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Ciao Renato...
Ero pure riuscito ad invertire i nomi delle valvole nella domanda...ho già iniziato a modificare lo schema come hai detto te.
Se non ho capito male quindi alimentiamo direttamente i filamenti con la corrnte continua mentre poi dall'inverter usciremo con l'alternata a 220 per poi entrare nel raddrizzatore e quindi alimetare le anodiche giusto?
Correggimi se sbaglio..
Grazie
Andrea

Re: Autocostruzione amplificatore valvolare 18/06/2012 11:56 #24

  • Renato
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Ciao Andrea, ti ringrazio per gli apprezzamenti del sito. Per elevare una tensione bisogna impiegare un trasformatore ( è il sistema più semplice e più efficiente, rendimento 80-90% ); questi funzionano solo in c.a., alimentandoli in c.c. diventano solo un carico o addirittura un corto circuito.

Utilizzando un semplice oscillatore rendiamo variabile la tensione continua della batteria, che possiamo poi elevare a piacimento impiegando un trasformatore, infine la raddrizziamo nuovamente
per utilizzarla nei circuiti anodici delle valvole. Il circuito primario del trasformatore diventa parte integrante dell'ox.; ne determina in parte anche la frequenza.

Per trasformatore può andare bene uno con rapporto 15/220 V, la tensione raddrizzata dovrebbe essere sui 250 V, buona per le EL84, da ridurre con resistori di caduta per 12AX7. Con un rapporto 12/220 V probabilmente avremmo una tensione di poco superiore a 300 V, nel nostro particolare caso forse un po' alta.

Ti presento due schemi, il primo semplicissimo con due transistor, già provato per altri scopi; all'ingresso del circuito e in parallelo è bene inserire un condensatore elettrolitico 2000 microfarad 25 V e un condensatore in poliestere da 0,1 microfarad 100 V; l'altro con un integrato come ox e due mosfet di potenza o due tr, ripreso dal sito Electronics-diy.com, non testato ma dovrebbe funzionare, basta eliminare i componenti sul secondario del trasformatore (sostituirei il trasf con uno 12+12/220 V, 60 VA) e aggiungere come nel primo circuito il ponte e i condensatori. Altrimenti esistono in commercio, a qualche decina di euri, inverter 12/220V, 100 W che possono essere utilizzati.

Il terzo schema si riferisce all'alimentazione dei filamenti valvole, alimentati direttamente dalla batteria, (ho alimentato anche le 12AX7 a 6 V).
Ricordati che il progetto è sperimentale, aspettati quindi aggiustamenti, sopratutto in funzione di disturbi elettrici a frequenza diversa che andranno eliminati. A presto Renato

Schemi:



Con Tr1=Tr2= 2N3055, TIP 3055, TIP 35 ; R1=R2= 180 ohm 5 W; R3=R4= 470 ohm 2 W; D1= ponte diodi 1,5 A, 1000 V; C1= 100 microfarad 450 V; C2= 0,1 microfarad 450 V; Tra= trasformatore monofase 15+15/220 V 40-50 VA; probabilmente qualche valore andrà un pò "aggiustato", ho usato il circuito per potenze un pò minori. I transistor devono essere adeguatamente raffreddati, se R1=R2
scaldano troppo montare invece del 5 W res. da 10 W.



Togliere i componenti sul secondario trasf. e aggiungere ponte diodi e condensatori come nel precedente schema.



Anche su questo circuito in ingresso un paio di condensatori come nel primo.

Non so se mi sono dimenticato qualcosa ? Prova controllando i varii passi. Ciao Renato

Problema con il temporizzatore 19/06/2012 22:23 #25

  • Saturnino72
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Ciao Renato sono di nuovo bloccato sulla costruzione del temporizzatore
Non riesco a capire cosa sia il componente R1 dopo il componente TR visto che il trimmer l'ho gia' installato e poi non corrisponde all immagine
Non riesco a spiegarmi , confido nella tua saggezza per capire cosa voglio intendere
Scusami ancora ma non sono un elettronico ma sono molto interessato alla costruzione di questo progetto
e spero che questa esperienza mi faccia imparare un po' di piu e se funzionera' ne saro' molto felice
Grazie ancora

Re: Autocostruzione amplificatore valvolare 19/06/2012 23:38 #26

  • andrea
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Ciao Renato...trasfo trovato...fa 60VA ma non penso ci siano problemi...sto girando sul sito della farnell e sto trovando un po di tutto...finisco di aggiornare tutta la lista componenti...metto giù uno schema totale di tutto e poi te lo giro via mail ok?
A proposito...c'è una mail a cui posso girarti il tutto?
Super Grazie

Re: Autocostruzione amplificatore valvolare 20/06/2012 06:05 #27

  • Renato
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Ciao Saturnino, il temporizzatore non è un circuito indispensabile, ha solo la funzione di permettere prima l'alimentazione dei filamenti delle valvole, poi quella anodica; in una prima fase, quella delle prove può anche non essere collegato. R1, le specifiche sono indicate nell'elenco materiali relative al temporizzatore, è un normale relè a 6 V con due contatti in deviazione.


Ciao Andrea, il trasf. da 60 VA ( anche 50 può andare bene ) va bene; è comunque meglio provare separatamente i circuiti; per es. puoi montare l'inverter e provarlo, puoi alimentare con l'uscita una lampada ad incandescenza da 40W e verificare il valore della tensione, circa 200-220 V ( a seconda del rapporto di trasf. scelto ) aggiustando eventualmente qualche valore. Successivamente io monterei un ampl. versione mono, lo proverei per poi eventualmente fatte le dovute correzioni procedere al completamento. Ricordati, capisco la voglia di provare, ma è essenziale procedere con calma e pazienza, per non incorrere in rischi o delusioni.
Per la mail puoi scrivermi a rebama(chiocciola)alice.it
Ciao Renato

Re: Autocostruzione amplificatore valvolare 20/06/2012 20:57 #28

  • Renato
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Ciao Saturnino, effettivamente nell'elenco materiali e nello schema elettrico del temporizzatore il relè è stato indicato come Re; mentre nel circuito pratico di montaggio è stato individuato con R1; comunque il componente dopo il Tr ( transistor ) Re o R1 che sia è il nostro relè con bobina a 6 V e 2 scambi in deviazione; scusa per l'imprecisione.
Ciao Renato

T u 21/06/2012 14:55 #29

  • Saturnino72
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Ciao eccomi di nuovo qua :-)
Ho comprato 2 T.U. da ebay x el84 in push pull ìlunica cosa e che i cavi non sono contrassegnati e rispetto al tuo disegno dei componenti il T.U. dovrebbe avere 5 fili invece i miei 2 T.U.ne hanno solo 4 di colore diverso e 4 dalla altra parte in rame scoperto
Potrei capire quali sono i primari e di che tipo come ,collegarli e i secondari ? magari con un voltometro?
Ti ringrazio in anticipo
Ciao

Re: T u 22/06/2012 10:43 #30

  • Renato
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Per Saturnino

I trasformatori vengono forniti in genere con una etichetta o con un foglietto di accompagnamento con schema e colori dei conduttori. Nel tuo caso i trasformatori hanno 4 fili per lato, quindi sono elettricamente, nel primario, diversi da quelli impiegati nel nostro progetto. E' probabile che il lato con conduttori di rame nudo sia il secondario; con un tester impostato su ohm, misura partendo da un conduttore laterale la resistenza nei confronti degli altri tre fili, probabilmente se prendi conduttori che si susseguono troverai valori di resistenza crescenti, es. da 2 a 8 ohm o più. Se è così, siamo sul lato casse, e i valori crescenti potranno rispondere a valori d'impedenza diversa delle casse, es. 4, 8, 16 ohm. Attenzione perché noi misuriamo valori di resistenza e non d'impedenza, che sono un po' più alti. Si passa poi alle misure sul lato primario; visto che questo lato ha solo 4 fili è quasi certo che vi siano due avvolgimenti primari elettricamente separati; partendo da un lato misura a due a due la resistenza fra due conduttori seguenti, dovresti trovare a coppia valori uguali, di alcune migliaia di ohm ( da 4000 a 8000 ). Se trovate le coppie verifichi anche la resistenza tra un filo di coppie diverse potrai trovare o resistenza infinita, cioè circuiti separati oppure somma dei due valori in precedenza riscontrati e quindi primario costituito da un unico avvolgimento con più uscite. Fai queste prove e comunicami i risultati e i colori dei fili. Ciao Renato
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