Ciao Francesco, rispondo alle tue domande:
i valori, capacità e tensione dei condensatori, sono consoni alla tensione del trasformatore di alimentazione; nulla vieta di usare un trasformatore con valori di tensione più bassi, cambiano ovviamente gli assorbimenti e quindi la potenza, VA, del trasf e la potenza audio dell'amplificatore. Comunque i valori di capacità sono quelli opportuni ma non obbligatori; un filtraggio minore comporta un leggero ronzio in più.
Se si dispone in casa di componenti adattabili questi possono essere utilizzati, certamente per le prime prove.
Tuttavia, come ho avuto già occasione di rilevare, consiglio comunque di partire con amplificatore mono, acquisire esperienza e se soddisfatti completare la versione stereo. Certamente in questo caso essendo l'alimentatore unico per i due mono, nel caso di un solo amplificatore bisogna valutare il fatto che gli assorbimenti sono la metà e quindi le cadute di tensione minori, con valori di uscita di V più alti. Intendo cioè dire che è bene non superare le tensioni anodiche indicate nello schema dell'alimentatore, tensioni da valutare a carico, perchè ovviamente a vuoto sono certamente più alte.
Ultima considerazione, non è indispensabile che i trasformatori siano toroidali, anche dei normali trasf a lamierini di costo certamente inferiore possono andare bene. Anche per quanto concerne i trasf di uscita, casse, ci sono componenti più economici con caratteristiche leggermente inferiori e esteticamente meno “belli” che possono egualmente bene funzionare.
Ti consiglio inoltre di leggere un semplice articolo nella rubrica articoli/Hi-Fi d'epoca alimentatori negli apparecchi a valvola ecc., poiché presenta una panorama di alimentatori per apparecchi valvolari.
Resto a disposizione per qualsiasi spiegazione o consiglio, saluti Renato, e auguri per il lavoro.