homerecording

Benvenuto, Ospite
Nome Utente Password: Ricordami

ARGOMENTO: Autocostruzione amplificatore valvolare

Re: Autocostruzione amplificatore valvolare 18/01/2013 09:06 #91

  • Renato
  • ( Utente )
  • Offline
  • Collaboratore
  • Messaggi: 79
Ciao Andrea, sì i valori sono decisamente migliori; sicuramente buone le misure relative all'integrato LM317. Sono invece un pò alte le tensioni anodiche Va, Vb e di conseguenza le misure sui piedini 7 e 9. Certamente bisogna considerare che gli assorbimenti con un solo mono sono esattamente la metà. Se il trasformatore di alimentazione ha più tensioni di ingresso ( in alcuni Trasf oltre all'ingresso 220 V ci sono altre entrate, es. a 240 V) alimentalo con l'ingresso a tensione più alta; se disponi invece di una resistenza da 400-600 ohm 5 W (scalderà) puoi porla in serie all'uscita del ponte ( o all'ingresso ) per diminuire di 30- 40 V le Vb-Va. Altrimenti puoi montare l'altro mono; comunque direi che sei sulla buona strada. Vai quindi avanti, e fammi sapere, ciao Renato.

Re: Autocostruzione amplificatore valvolare 18/01/2013 15:15 #92

  • Renato
  • ( Utente )
  • Offline
  • Collaboratore
  • Messaggi: 79
Ciao Alex, ben tornato; le risposte alle tue domande:

sul mio amplificatore sono state fatte alcune misure in fase di collaudo. Ho utilizzato a questo scopo un oscilloscopio, un po' datato ma ancora funzionante, un multimetro elettronico e un generatore di segnali sinusoidali. Impostato quest'ultimo alla F di 1000 Hz, con 1,8 V efficaci di segnale. L'uscita del trasformatore collegata ad un carico resistivo di circa 4,1 ohm di adeguata potenza ( 20 W ). Le letture sull'oscilloscopio a 1/2, 2/3 e 3/3 del volume max hanno dato valori crescenti al variare del volume; al volume max è stato rilevato un valore max di tensione di 11,4 V, valore efficace circa 8 V, corrispondente ad una potenza di circa 15 W ( VxV/R ). La distorsione della sinusoide è apprezzabile solo dopo i 2/3 del vol.
Sì nel nostro circuito il valore teorico da te indicato ( 0,62 V ) è effettivamente quello che si avvicina alle misure effettuate ( leggermente più basse ); questo valore è funzione della corrente anodica ( da specifiche uguale a 1,2 mA ) e ovviamente della rete resistiva utilizzata nel nostro circuito; valori più alti possono essere dovuti a scelte progettuali diverse
Sì la tensione catodica delle EL84 è quella che indichi, nel nostro è circa 11 V.
la potenza da te calcolata è quella assorbita dallo stadio finale, quella resa, vedi primo punto, è certamente inferiore; perdita dovuta al rendimento, in particolare del trasf.

Ciao Renato

Re: Autocostruzione amplificatore valvolare 19/01/2013 19:09 #93

ciao Renato ,oggi ho avuto tempo per completare i cablaggi del canale dx ,con i seguenti risultati alimentando canale sx+dx:
Va=209 V
Vb=290V
Ia=1,55mA
Ib=126mA
Vpin 7=287,3V per entrambi i canali
Vpin 9=286V per entrambi i canali
VR11=31,4mV
VR12=31,5mA

Vmassa/I=9,8V uguali per i due LM 317
Vmassa/O=1,25V uguali per i due LM317

I circuiti sono rimasti accesi per una ventina di minuti senza rilevare nessuna variazione dei valori,cosa ne pensi ?
posso andare avanti con le prove dando un segnale audio proveniente da un lettore cd all'ingresso dell'amplificatore?
ciao,andrea

Re: Autocostruzione amplificatore valvolare 19/01/2013 21:45 #94

  • Renato
  • ( Utente )
  • Offline
  • Collaboratore
  • Messaggi: 79
ciao Andrea, i valori che mi hai inviato sono sicuramente accettabili; bene, hai sicuramente fatto un buon lavoro. L'unica misura che stona un pò è il valore di Ia= 1,55 mA, certamente basso, mi aspetterei qualcosa più di 2 mA. Può darsi che ci possa essere qualche problema sui circuiti relativi alle 12AX7, oppure no va ugualmente tutto bene. Comunque io non aspetterei più, adesso è giunto il momento di inviare un segnale in ingresso e verificare cosa esce da entrambe le casse. Auguri, ciao Renato
PS tienimi informato

Re: Autocostruzione amplificatore valvolare 21/01/2013 11:31 #95

ciao Renato,ti illustro i successivi passaggi che ho fatto prima di collegare il segnale:
- ho collegato gli ultimi cavetti di segnale schermati sezione 0,25mm2 al potenziometro del volume e da qui sono andato al piedino 2 delle 12ax7 tramite la R ,finito questi collegamenti visto che l'amperometro era ancora inserito nella Va ho rimisurato l'assorbimento che si èattestato sui 2,15mA proprio come dicevi tu !!!.
rassicurato di questa cosa sono passato al collegamento delle casse (pioneer prologue 9 anni 80) e all'accensione ,sentendo un ronzio leggero di fondosarebbe ,quindi PLAY!
e finalmente il suono è uscito, bello nitido,alzando il volume fino a 2/3 non si avverte distorsione e il volume è fin troppo alto per un normale ascolto! la prova di ascolto è proseguita alternando vari generi musicali, notando subito una chiarezza delle frequenze medio alte molto più definite rispetto all'apli in mio possesso.grazie Renato per la tua disponibilità e professionalità senza il tuo appoggio non sarebbe stato possibile la messa in funzione del tuo progetto . mi piacerebbe anche fare delle misure con l'oscilloscopio,devo contattare un ex compagno di scuola che dovrebbe avere tutto il necessario!!se riesco ti farò sapere sicuramente.
se dovessi cambiare le casse quelle che hai usato te sono di facile reperibilità?quali altri tipi mi consigli?
nuovamente grazie! ciao Andrea

Re: Autocostruzione amplificatore valvolare 21/01/2013 12:46 #96

  • Renato
  • ( Utente )
  • Offline
  • Collaboratore
  • Messaggi: 79
Ciao Andrea ho letto con piacere le tue notizie, sinceramente ormai le aspettavo proprio così! Sì effettivamente anch'io concordo con le tue impressioni per quanto riguarda le prove di ascolto; anche la potenza è più che sufficiente. Per le prove con l'oscilloscopio avrai sicuramente visto una delle ultime risposte sul forum. Le casse che hai attualmente sono sicuramente ottime, io non sono tuttavia un esperto in questo campo, mi informo comunque da mio figlio e poi ti faccio sapere. Noi abbiamo acquistato due ottime casse della Indiana Line, le Musa 105, abbastanza compatte e con una ottima resa (costo circa 300 euri la coppia). Per l'oscilloscopio se fosse un doppia traccia è meglio, ma ci si arrangia lo stesso con un mono. Per quanto invece si riferisce al leggero ronzio, questo è avvertibile solo in mancanza di segnale in ingresso e ad un volume molto alto; presta attenzione ai cavetti dalla valvola al potenziometro, è bene non passino vicino al trasf. alimentazione o ai suoi conduttori; come ho già avuto modo di dire collega le calze alla carcassa dei potenziometri. Ciao Renato

Re: Autocostruzione amplificatore valvolare 24/01/2013 13:45 #97

Grazie infinite. Scusa il ritardo ma avevo da studiare un po' in queste settimane

Re: Autocostruzione amplificatore valvolare 14/10/2013 21:26 #98

  • Giovanni
  • ( Utente )
  • Offline
  • Fresh Boarder
  • Messaggi: 2
Ciao Renato sono nuovo nel forum, ho letto il tuo progetto e mi e' sembrato molto interessante , certe cose pero non mi sono tanto chiare nello schema pratico tipo il collegamenti con il trasformatore d'uscita, mi potresti illustrare meglio i vari colegamenti? grazie

Re: Autocostruzione amplificatore valvolare 14/10/2013 21:49 #99

  • Giovanni
  • ( Utente )
  • Offline
  • Fresh Boarder
  • Messaggi: 2
Un altra domanda ma i due terminali del tr1 cioe' d e D1 a cosa vanno collegati?

Re: Autocostruzione amplificatore valvolare 19/10/2013 18:46 #100

  • Renato
  • ( Utente )
  • Offline
  • Collaboratore
  • Messaggi: 79
Ciao Giovanni, cerco di rispondere ai tuoi quesiti anche se è ormai passato molto tempo dalla realizzazione è quindi anch'io ho bisogno di rinfrescarmi la memoria, comunque per quanto riguarda la prima domanda, nella prima pagina del forum è riportato lo schema pratico del mono, il Tru di uscita ha al primario 5 ingressi, due per ciascuna EL84 (4 conduttori), e il centrale che deve essere collegato al Vb dell'alimentatore. Se si cambia il trasformatore di uscita ( se possibile è meglio di no), ne esistono anche con 3 ingressi bisogna modificare lo schema come indicato in altre pagine del forum.
Il conduttore D1 del Tr1 va direttamente all'ingresso del D1 della piastra alimentatore; il d va collegato al contatto in deviazione del relè Re del temporizzatore, dallo stesso riparte il conduttore e che torna all'altro ingresso della piastra alimentatore. In sostanza questo serve a ritardare l'alimentazione anodica delle valvole che vengono così preriscaldate.

Sottolineo comunque ancora una volta che questo progetto anche se "semplice" richiede una certa esperienza per la felice realizzazione; leggi comunque con attenzione tutto l'articolo (sono 7 pagine) e tutte le pagine di questa discussione, vi troverai la risposta a molti dubbi.

Ciao Renato
Tempo generazione pagina: 0.28 secondi