Partiamo con la solita premessa universale: per scegliere un amplificatore, come per le casse, è essenziale ascoltarlo.
Detto ciò, i prodotti che citi sono modelli entry-level, dai quali non c'è da aspettarsi miracoli ma che sicuramente funzionano decentemente e sono comodi da usare. Del resto Pioneer e Yamaha sono marchi più generalisti, più orientati al grande pubblico; Denon invece è un brand più tipicamente Hi-Fi.
Ciò non vuole comunque essere un giudizio, visto che non conosco nessuno dei modelli che indichi nello specifico.
Ad ogni modo riguardo Denon, in generale, anche i prodotti di fascia bassa che mi è capitato di ascoltare in passato di solito mi sono piaciuti molto, specie in rapporto al prezzo. Su Yamaha e Pioneer francamente non ho esperienza (considerato che vuoi metterci casse da pavimento, forse il Pioneer è un pochino preciso come potenza, 50 watts a 4 ohm potrebbero non essere tantissimi con casse di queste dimensioni - anche se non è detto, gli altri due dovrebbero avere un po' di potenza in più).
A livello di ingressi mi pare abbiano tutti l'ingresso phono per giradischi, che magari ti può interessare.
La cosa migliore è che tu riesca a confrontarli dal vero.
Qualche anno fa dovevo scegliere pure io un amplificatore integrato ad un prezzo abbordabile, e dopo molti ascolti optai per un Marantz PM7003 (pagato poco meno di 600 euro).
Considerazioni generali sugli amplificatori
Una cosa che, in base ai messaggi precedenti, vorrei sottolineare (ovviamente, come sempre, è solo un mio personale parere).
Un amplificatore, in teoria, dovrebbe semplicemente amplificare il segnale in ingresso, in teoria senza alterazione alcuna.
Nella pratica ciò non avviene e, nella migliore delle ipotesi, c'è una degradazione trascurabile del segnale stesso che passa attraverso i circuiti di amplificazione.
Complicare il percorso del segnale introducendo equalizzatori, controlli sui toni come il "loudness", processori di segnale (ad es. effetti ecc...) o altro, almeno in ottica Hi-Fi (ovvero di un ascolto fedele), serve solo a degradare maggiormente il segnale stesso.
Tant'è vero che sugli ampli di fascia alta non troviamo alcun controllo, se non il volume (e la scelta dell'ingresso).
Insomma, a mio avviso, in ottica Hi-Fi, meno "gadgets" ci sono, meglio è. Nella migliore delle ipotesi sono inutili.
Fortunatamente, quasi tutti gli amplificatori con un minimo di ambizione audiofila, dispongono (compresi i 3 che citi) della nota funzionalità "Direct", che permette di bypassare i circuiti di questi inutili controlli sulle frequenze: è il primo tasto da premere dopo l'accensione.
@Nld: non sono affatto un esperto sugli amplificatori, ho imparato quel poco che so da altri e per un po' di esperienza personale e di amici...