Sarà proiettato nel solo giorno di giovedì 19 aprile (nei cinema di numerose città italiane) il film documentario di
Martin Scorsese su George Harrison,
Living in the material world.
Fortemente voluto da Olivia Arias (seconda moglie di Harrison), l'opera racconta la vita del chitarrista dei Beatles.
Il regista di Taxi driver, che per la realizzazione ha avuto accesso anche materiale documentario proveniente dall'archivio privato della famiglia Harrison, ha raccolto le testimonianze di Paul McCartney, Ringo Starr, George Martin, insieme a molti altri nomi celebri del mondo della musica e dello spettacolo (fra i tanti Eric Clapton, Tom Petty, Jane Birkin, come pure il discusso produttore di
Let it be Phil Spector), oltre a parenti e amici.
Nel lungo racconto cinematografico (concentrato soprattutto nel periodo beatlesiano), si fa luce sulla figura artistica e umana di un personaggio a volte un po' nascosto dietro la fama di Lennon e McCartney, ma che ha senza dubbio contribuito in maniera importante al percorso creativo dei Beatles. Pezzi come
While my guitar gently weeps (1968),
Here comes the sun e
Something (entrambe del 1969) rientrano a pieno titolo fra i tanti capolavori del gruppo. Mi piace anche citare la meno conosciuta
Savoy truffle, il cui arrangiamento fatto di chitarre leggermente sporche, sembra quasi paradigmatico per una vastissima parte della produzione pop-rock dei decenni successivi e anche attuale.
Una personalità complessa quella di Harrison, uomo affascinato dalla cultura orientale, di cui viene ricordato anche l'impegno civile con iniziative come il "Concerto per il Bangladesh" del 1971.
Su Nexodigital.it trovate la lista completa delle sale italiane dove il film verrà proiettato giovedì 19 aprile.