KRK è fra i pochi produttori specializzati in diffusori da studio ad avere attualmente in catalogo una soluzione passiva: in un mercato dominato da modelli attivi, i monitor R6 possono dunque rappresentare un'interessante alternativa.
Informazioni
- categoria: monitor
- produttore: KRK - http://www.krksys.com
- modello: R6
- distributore per l'Italia: MidiWare - http://www.midiware.com
- prezzo di listino: 180 € (singolo diffusore)
Caratteristiche tecniche dichiarate
- tipologia casse: casse passive a 2 vie bass reflex
- risposta in frequenza: da 49 Hz a 20 kHz +/- 2 dB
- distorsione: <1% a 1 W
- sensibilità: 87 dB
- crossover: 2.5 kHz
- impedenza: 8 ohm
- dimensioni (H x L x P): 31.1 cm x 22.5 cm x 26.6 cm
- peso: 7 kg
- amplificatore consigliato: da 50 W a 150 W (RMS)
Uno sguardo d'insieme
KRK è un nome conosciuto nell'ambito delle casse acustiche destinate al mondo della produzione musicale: l'azienda americana si è infatti guadagnata nel corso degli anni una reputazione di tutto rispetto, con prodotti ben progettati e realizzati, decisamente riconoscibili anche per il sound che li accomuna.
R6 è un monitor near-field passivo a due vie in bass reflex (sbocco anteriore), nei fatti una versione passiva degli apprezzati diffusori attivi Rokit 6.
I monitor giungono imballati in un doppio strato di confezioni in cartone, al cui interno troviamo ampio uso di materiale di protezione: particolare non di poco conto, considerata l'importanza di un corretto trasporto per questo genere di prodotti.
Del contenuto della scatola fa parte anche un breve manuale (in inglese) che, oltre a riportare le specifiche tecniche, ci fornisce indicazioni circa i collegamenti e la corretta disposizione delle casse.
Il diffusore misura 31.1 cm (altezza) per 22.5 cm (larghezza) e 26.6 cm (profondità).
Il peso (circa 7 kg) lascia intuire una solidità che trova subito conferma nel suono sordo al battere delle nocche sulle pareti del mobile; ottimo sia l'assemblaggio che le finiture, a riprova di una elevata qualità costruttiva.
Indiscutibilmente KRK il design, con il mobile nero dove risalta il bel woofer giallo, marchio di fabbrica della casa americana: un'estetica certamente non sobria, ma a suo modo elegante, molto tecnica.
La parte frontale del cabinet presenta curve morbide ai bordi e angoli arrotondati, soluzione questa che, a detta del produttore, aiuta a minimizzare le problematiche di diffrazione.
Per il woofer troviamo un cono di 6" realizzato in fibra composita di aramide e vetro, mentre il tweeter è del tipo a cupola morbida in seta, da 1".
L'apertura frontale del condotto bass reflex si trova in basso, sotto al woofer: la forma rettangolare (con bordi e angoli smussati) consente, nelle intenzioni del costruttore, di controllare meglio l'emissione e, in ultima analisi, aumentare la definizione dei suoni bassi.
Sul retro troviamo una coppia di connettori di ottima qualità, installati all'interno di una vaschetta rettangolare.
Infine, la base del cabinet è ricoperta da un pad di gomma, per facilitare un appoggio stabile e efficace dello stesso.
Prova
Condizioni della prova
La DAW utilizzata nei test è un sistema Windows con scheda audio PCI M-Audio Delta 1010LT.
KRK consiglia per le R6 un amplificatore di potenza compresa fra i 50 e 150 watts (impedenza 8 ohm): nella nostra prova abbiamo usato un Marantz PM7003, da 70 watts RMS per canale.
Ascolto: timbrica
In generale, le R6 dimostrano una sostanziale correttezza timbrica: una risposta fondamentalmente neutra ed equilibrata.
Tipica del sound KRK, la presenza piena e decisa (ma controllata) della gamma bassa (il costruttore dichiara un'estensione fino ai 48 Hz, che sembra esserci tutta), nel complesso pulita e abbastanza dettagliata.
Equilibrate anche la gamma media e quella alta.
Quest'ultima in particolare, pur estesa e presente, evita l'eccessivo protagonismo: talvolta il suono può così sembrare leggermente più scuro di quel che ci si aspetterebbe, ma l'impressione è che questa sensazione sia dovuta proprio al carattere neutro dei diffusori, che rimangono omogenei privilegiando una riproduzione fedele, morbida ma precisa, senza sbilanciarsi verso soluzioni di maggior impatto immediato ma meno corrette.
L'impronta principale è dunque quella di una risposta lineare, caratterizzata da bassi pieni e presenti, ma sostanzialmente corretta e neutra sul piano timbrico.
In generale, questo equilibro timbrico si sposa con un ottimo livello di definizione e dettaglio: come ci si attende da delle casse monitor, i suoni sono puliti, ed è facile riuscire a seguire bene i singoli strumenti; qualche limite sembra emergere talvolta in arrangiamenti particolarmente complessi, ma si rimane sempre su standard molto buoni.
Ascolto: dinamica
I diffusori passivi KRK si dimostrano decisamente convincenti per ciò che concerne dinamica e velocità: le R6 non hanno problemi anche con musiche impegnative in questo senso.
Le casse suonano bene anche a volumi moderati, ma sembrano dare il meglio di sè a livelli medio-alti.
Ascolto: immagine
Sul piano stereofonico l'immagine musicale è corretta, stabile e ampia: i suoni e i singoli strumenti sono chiaramente posizionati e facilmente individuabili.
Anche la profondità è soddisfacente.
In breve, la ricostruzione della scena musicale è credibile ed equilibrata.
Conclusioni
Le R6 si sono rivelate monitor di ottima qualità, capaci di una riproduzione fedele e sostanzialmente neutra: per un prezzo di listino di 360 € a coppia, queste KRK rappresentano un'alternativa passiva davvero interessante in un mercato che propone principalmente soluzioni attive.
Caratterizzate dalla piacevole presenza decisa (ma corretta) dei toni più bassi, tipica del sound KRK, le R6 danno l'impressione di un progetto ben pensato e realizzato.
Andando in ambito più strettamente di produzione musicale, i missaggi e i mastering di prova realizzati con le R6 hanno confermato di suonare bene nei più diversi sistemi di ascolto, a dimostrazione dell'affidabilità di questi monitor.
Ulteriore pregio, il suono preciso ma morbido delle R6 non risulta stancante nemmeno dopo diverse ore di lavoro.
Chiaramente, come sempre quando si parla di casse monitor, è particolarmente importante la corretta disposizione delle stesse: dando per scontato un posizionamento ravvicinato (visto che si tratta di monitor near-field), è consigliabile mantenere una certa distanza fra le casse e le eventuali pareti posteriori e/o laterali.
Se cercate una soluzione passiva per i diffusori del vostro studio, queste R6 meritano di essere seriamente prese in considerazione.