Dopo le tante novità proposte da Avid nei mesi scorsi, è in arrivo anche la nona versione del sequencer audio/MIDI più diffuso nel mondo
della produzione musicale professionale; e anche Pro Tools 9, ormai orfano del marchio Digidesign, porta con sè grandi cambiamenti.
Il più importante, e tutto sommato inatteso, è l'abbandono dell'hardware proprietario: Pro Tools 9, pur supportando pienamente le interfacce audio Avid (o Digidesign o M-Audio), non obbliga più all'uso esclusivo di queste, funzionando anche con qualsiasi scheda audio di terze parti.
Si tratta di un netto cambiamento nella politica della casa madre (in linea, per certo versi, con la scelta di Pro Tools HD Native), cambiamento che del resto potrebbe aiutare l'ulteriore diffusione sia in ambito professionale che consumer di questo sequencer.
Dando uno sguardo alle altre novità più significative, troviamo:
- progetti più complessi con fino a 192 tracce audio (Pro Tools HD 9; 96 tracce per Pro Tools 9) e 512 tracce MIDI
- compensazione automatica del ritardo (automatic delay compensation) integrata in tutte le versioni
- vari nuovi strumenti per il missaggio
- supporto per i formati OMF/AAF/MXF per l'importazione/esportazione da o verso altri software di produzione audio/video
- supporto nativo di hardware audio ASIO sui sistemi Windows; supporto nativo Core Audio sui sistemi Mac
Da segnalare, anche la semplificazione dell'offerta; le versioni sono adesso soltanto 2: Pro Tools 9 (che sostituisce le precedenti LE e M-Powered) e Pro Tools HD 9, disponibili per sistemi Windows e Mac.