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Adobe Audition CC

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Adobe Audition CCA poco più di un anno di distanza dalla release CS6, Adobe ha annunciato l'arrivo di Audition CC, nuova versione del programma di registrazione, editing e missaggio audio, facente adesso parte della cosiddetta "Creative Cloud" suite (quest'ultima inclusione di per sé è probabilmente la novità più rilevante per l'utenza - ne parliamo in coda all'articolo).
Al di là della denominazione, si tratta nei fatti della sesta release di Audition (tralasciando evidentemente le varie versioni precedenti di Cool Edit); vediamo dunque le principali novità descritte da Adobe:

  • Sound Remover: nuovo strumento che permette di eliminare con estrema facilità rumori indesiderati da una traccia audio
  • nuovi strumenti per la generazione e la manipolazione di suoni, fra cui Noise Generator (generazione del rumore), Pitch Bender e Pitch Shifter (modifica di tempo e intonazione), controllo dell'espansione stereofonica, filtri ecc...
  • plug-in Loudness Radar meter di TC Electronic integrato (fornisce informazioni su picco, media e livelli dell'intervallo selezionato)
  • ambiente di visualizzazione spettrale migliorato, con possibilità di interventi sull'audio ancora più precisi tramite strumenti simili a quelli di Photoshop
  • Preview Editor: presenta un'anteprima dell'editing distruttivo prima di un'applicazione delle modifiche stesse
  • vari piccoli miglioramenti in ambiente multitraccia rendono più comoda l'esecuzione di operazioni abituali
  • interfaccia grafica e ambiente di lavoro ulteriormente ottimizzati
  • maggiori possibilità di integrazione con Adobe Premiere

Audition CC funziona sia su macchine Windows (solo versioni a 64 bit, pare) che Mac.

Dopo aver preso in rassegna gli aspetti tecnici, veniamo adesso alla questione più spinosa, ovvero alla decisione di commercializzare Audition secondo le modalità di abbonamento previste per i software della Creative Cloud, decisione che pare non essere piaciuta affatto a una buona parte dell'utenza (sottoscritto compreso).
In pratica, d'ora in poi non sarà possibile acquistare una licenza a tempo indeterminato come in passato, ma andrà sottoscritto un abbonamento mensile per usare il programma nel tempo.
Si tratta, a nostro avviso, di una modalità del tutto inadatta per questo genere di software. Diversa sarebbe stata la possibilità di scegliere fra due opzioni, acquisto classico o abbonamento, ma limitare la commercializzazione soltanto a quest'ultimo ci pare decisamente un errore.