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Avid vende la divisione consumer

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AvidIn un comunicato pubblicato ieri sul sito ufficiale della casa americana, Avid ha annunciato la decisione di cedere la divisione consumer dei propri prodotti audio/video, per concentrarsi specificatamente sul settore professionale.

inMusic, questo il nome del compratore per ciò che concerne la parte audio, è forse poco conosciuta al di fuori degli addetti ai lavori, ma basti dire che si tratta della casa madre di marchi ben noti nel settore quali Akai Professional, Alesis, Numark.
Fra le proprietà oggetto della cessione troviamo il marchio M-Audio e la relativa linea di prodotti (comprendente schede/interfacce audio, controller MIDI, casse monitor, prodotti per DJ ecc...).

Passano invece alla canadaese Corel Corporation i software per la produzione video Avid Studio (sia per desktop che per iPad) e Pinnacle Studio.

Avid continuerà invece a sviluppare e commercializzare i propri prodotti audio del settore professionale e semi-professionale, fra cui il software Pro Tools e la relativa linea di soluzioni hardware.

Se posso esprimere una mia impressione personale, credo si tratti di un'operazione dolorosa ma necessaria, se non altro per focalizzare su un target più specifico un'azienda con un'offerta forse troppo ampia e dispersiva, comprendente una gamma di prodotti con numerose sovrapposizioni fra gli stessi.
Del resto si tratta anche, probabilmente, di una conseguenza a scelte tecniche e commerciali discutibili, portate avanti dalla casa americana negli scorsi anni:

  • la frettolosa chiusura del marchio Digidesign
  • il perseverare per anni sull'unione di Pro Tools ad un hardware proprietario, scelta francamente anacronistica; peraltro, la vertiginosa evoluzione tecnologica dell'hardware informatico ha reso (o renderà) ormai obsolete anche nel settore professionale le necessità di molto - o tutto - hardware proprietario
  • la lentezza e la scarsa innovazione nell'evoluzione dello stesso Pro Tools: quello che un tempo era il sequencer audio/MIDI d'avanguardia, mantiene ormai da anni una posizione di leadership (che pare essere in netta discesa) più per il valore del marchio e di certi prodotti di terze parti, che per effettivi meriti tecnici. Al contrario, Pro Tools è stato superato - e a volte di molto - in numerosi aspetti da una concorrenza sempre più agguerrita e numerosa e, soprattutto, molto più aperta e flessibile

(AB)