Secondo quanto riportato da Repubblica.it, il celebre musicista canadese ha recentemente depositato una serie di marchi che lasciano pensare ad un
progetto legato a nuove tecnologie audio e, in particolare, a un nuovo formato audio digitale.
Young in passato ha espresso giudizi critici riguardo gli attuali standard di ascolto (<<Viviamo nell'epoca del peggior suono possibile>>, pare abbia dichiarato), così come sul piano musicale si è dedicato, fra tanti generi, anche alla sperimentazione elettronica; un artista eclettico dunque, il cui interesse per nuove tecnologie audio potrebbe non stupire più di tanto.
Alcuni dei nomi di cui è stata chiesta la registrazione farebbero ipotizzare un formato audio non compresso (o comunque ad elevata qualità), magari unito ad un servizio di diffusione dello stesso basato ovviamente sulla rete. Del resto, negli ultimi tempi sono in deciso aumento i progetti di distribuzione di musica liquida in formati ad alta qualità.
A livello personale, mi rimangono numerose perplessità riguardo questo genere di inziative... vuoi perché la stragrande maggioranza delle persone ascolta musica su cassettine multimediali dove mai e poi mai sarebbe possibile distinguere un MP3 da un file audio a risoluzione elevata, vuoi perché nella nicchia degli appassionati molti amano ancora l'oggetto fisico, ovvero CD o vinile. E a dirla tutta, anche su un impianto di buon livello, percepire la differenza qualitativa fra un MP3 a 192 kb/s e un file non compresso a qualità CD, è tutt'altro che scontato, anche per un orecchio allenato.
Buon lavoro a Neil Young comunque, in attesa di vedere quel che uscirà. (AB)