Indice |
---|
Costruire un amplificatore valvolare |
Schemi |
Chiarimenti |
Elenco componenti |
Realizzazione pratica |
Il mobile in legno |
Prove strumentali e di ascolto |
E' ovvio che la prima cosa da fare è quella di procurarsi tutto il materiale, elettrico e non, necessario. Il passaggio successivo è quello di "presentare" sulla piastra di alluminio i componenti, e di decidere la posizione da dare a ciascuno di essi, tenuto conto delle dimensioni e dei necessari collegamenti.
Alcune disposizioni rendono più facili i cablaggi (per es. tutte le valvole sulla stessa linea), ma sono esteticamente meno interessanti; è consigliabile che le valvole e i trasformatori siano ben visibili (per le valvole c'è anche una questione di dispersione del calore prodotto; soprattutto le finali raggiungono temperature molto elevate).
Una volta stabilita la dislocazione si passa alla tracciatura, puntizzatura e foratura della piastra; si fissano quindi gli zoccoli delle valvole, le linguette per i collegamenti alla massa, e alcune basette isolate porta-linguette che potranno servire utilmente per collegare i componenti.
Si possono adesso iniziare i cablaggi, collegando con cavetti di adeguata sezione ed isolamento (0.5 mmq; vanno bene anche i conduttori per impianti elettrici), per primi i piedini dei filamenti delle valvole, poi gli altri componenti (quando è possibile usate direttamente i terminali dei condensatori e delle resistenze per i collegamenti, senza interporre alcun conduttore).
Cercate comunque di realizzare collegamenti corti, ben disposti, e possibilmente utilizzando cavi di colori diversi; rispettate queste semplici regole per ambedue i mono, che saranno sostanzialmente l'uno la copia dell'altro; questo per facilitare i controlli e le eventuali misure.
Il circuito integrato LM317 (usato come generatore di corrente costante, vedere Chiarimenti per maggiori informazioni) andrà montato direttamente sulla piastra di alluminio, vicino alle EL84, isolandolo a dovere con le minuterie accessorie. Per le piedinature conviene riferirsi alla tavola specifica negli schemi; resistenze e condensatori, ceramici e poliestere, non hanno polarità, gli elettrolitici riportano il polo + e quello -. Anche i trasformatori presentano con colori diversi i conduttori di IN e OUT; per non sbagliare prestare attenzione e ricontrollare più volte.
Per quanto attiene ai due trasformatori di alimentazione (vedi foto), sono due componenti identici; ingresso 220 V, uscite 250 V (120 mA), 6.3 V (3 A), per un totale di 50 VA. Il primo alimenta le anodiche e i filamenti delle due 12AX7, il secondo alimenta solo i filamenti delle valvole EL84; in quest'ultimo, infatti, l'avvolgimento a 250 V era interrotto e, quindi, è stato eliminato. Nulla vieta di usare un unico trasformatore di adeguata potenza (es. 100 VA), oppure due trasformatori separati, uno per le anodiche (40-50 VA), l'altro per i filamenti (30-40 VA).
L'alimentatore e il temporizzatore sono montati su una scheda millefori passo integrato; noi abbiamo separato i due circuiti, ma nulla vieta di montarli insieme. Per le saldature conviene usare un saldatore da 25/30 W e filo di stagno 60/40, 1-2 mm di diametro.
Terminati i collegamenti si procede ad un controllo sistematico, visivo e strumentale utilizzando un tester, per verificare l'esattezza dei circuiti. E' conveniente controllare più volte.
Ricordo che questi circuiti sono alimentati con tre differenti tensioni: una a bassissima tensione, 6.3 V; la seconda a "bassa" tensione 250-300 V c.c.; l'ultima, la tensione di linea in ingresso, a 220 V corrente alternata. Per la presenza di quest'ultimi valori i componenti e l'intero circuito possono essere estremamente pericolosi, si raccomanda pertanto di prestare la massima attenzione, collegando l'apparecchiatura a prese di corrente protette da impianto di terra e da interruttore differenziale ad alta sensibilità (30 mA).
Personalmente ho montato prima l'alimentatore e un amplificatore, li ho provati, fatto alcuni aggiustamenti; dopodiché ho montato il secondo mono; quindi le stesse prove prima separatamente poi insieme. Provando un solo mono le tensioni sono un po' più alte, perché ovviamente sono più basse le cadute sui resistori dell'alimentatore. Importante, tuttavia, utilizzare il ritardo fornito dal temporizzatore, affinché le valvole vadano in temperatura e quindi in conduzione prima di alimentarle con le tensioni anodiche. Con i valori indicati il ritardo è circa di ½ minuto.
E' consigliabile, durante la prima prova sotto tensione, non inserire le valvole; se non ci sono cortocircuiti (fusibile integro) si montano le valvole, ovviamente a circuito disalimentato; si raccomanda di prestare attenzione nel montare i tubi, cercando di tenerli verticali, spingendo con decisione, senza esagerare per evitare eventuali incrinature.
Collegate le casse, alimentati i circuiti, dopo il ritardo di preriscaldamento, ruotando il potenziometro verso il massimo, non si dovrebbe udire alcun suono; al massimo, tuttavia, un leggerissimo ronzio può essere avvertibile. A questo proposito è ovvio ricordare che tutti i collegamenti, filamenti e anodiche, è bene non siano vicini ai conduttori di IN (cavetti bipolari di buona qualità, schermati, la calza a massa), e che le carcasse dei due potenziometri siano collegate fra loro e quindi a massa.
E' adesso necessario regolare i due potenziometri indicati con R10 nello schema amplificatore; avremo in precedenza regolato il cursore in posizione centrale; ponendo un tester su volt c.c. fondo scala 100-200 millivolt e leggendo alternativamente la tensione ai capi delle due resistenze, R11 e R12, regolare con piccoli spostamenti R10 finché le due tensioni V R11, e V R12 sono "uguali" (circa 30-32 mV, con Ian=62.5 mA). Ulteriori dettagli in questo senso sono spiegati qui di seguito in "Precisazioni".
Si può a questo punto inviare agli ingressi il segnale audio (es. l'uscita di un lettore CD) e ascoltare con soddisfazione, partendo da un volume minimo e aumentando dolcemente, il suono che esce dalle casse.
Attenzione le valvole raggiungono temperature molto alte.
vista dell'amplificatore nel mobile (privo del pannello superiore)
Precisazioni
Alcuni aspetti rimangono da chiarire o da spiegare in modo più diffuso. Piccole varianti circuitali non sono sempre state evidenziate. Per esempio, nel nostro circuito a corrente costante (LM317), non sono stati impiegati i potenziometri da 25 ohm; questo valore è di difficile reperibilità. Avevamo trovato potenziometri da 50 ohm 3 W, che possono essere utilizzati mettendo in parallelo a ciascuno degli stessi due resistenze fisse poste a loro volta in serie. Con questo circuito i valori tornano ad essere equivalenti al valore originario di 25 ohm.
Abbiamo optato quindi per resistori fissi, aggiustando poi per tentativi i valori delle due resistenze da 1 ohm (i valori possono variare da 1 a 4-5 ohm, 0.5 W). Il risultato non cambia di molto, anche se ovviamente, i potenziometri permettono una regolazione più precisa e più veloce.
Commenti
Vi ringrazio in anticipo ed ancora complimenti.
Certo di una tua risposta ti volevo ringraziare in anticipo e a presto.
homerecording.it/.../...
Sono molto interessato alla realizzazione di questo terminale , sono al mio primo progetto e vorrei chiedervi alcune cose
Che diffusori potrei montare con questo amplificatore??
Potrei collegarci un giradischi alla entrata o non e' abbastanza amplificato per farlo
E se nel circuito potri fare un uscita per le cuffie e come fare per realizzarla
Grazie in anticipo e complimenti per il progetto
homerecording.it/.../...
Ti invito a registrarti e porre nel forum eventuali altre domande. ciao Renato.
Davvero bello, ti comunico che lo voglio realizzare...
Volevo chiederti se posso darti fastidio con qualche domanda...
1) ma se i condensatori non elettrolitici che monti sullo schema dell'ampli gli aumenti il voltaggio non è meglio?
Esempio: c3 tu metti 1 microF 450v ; se lo sostituisco con
Uno sempre da 1 microF ma da 600v per audio non è meglio?
2) i toroidali tu dove li hai comperati?
Grazie mille spero tu mi risponda
Ciao Francesco
Per quanto riguarda la spesa, questa non è indifferente, occorrono infatti, a seconda della qualità dei materiali, cifre che possono arrivare a circa 200-300 euri. Realizzando solo la versione mono si può risparmiare, realizzare un circuito più semplice che può comunque dare molte soddisfazioni. Ciao Renato
volevo domandare qul'è il tasso di distorsione THD dell'amp, se noto. Grazie mille!
leggi la discussione nel forum (vedi i link dei commenti precedenti), dove viene indicato almeno un posto presso cui acquistare i pezzi.
homerecording.it/.../...
posso avere uno schema dettagliato dell'amplificatore?
che altoparlanti devo usare?
posso applicarvi dei cross over attivi?
posso collegare in uscita degli elettromagneti per controllare del ferrofluido per un piacevole effetto visivo?
grazie del tempo dedicatomi!
tutte le informazioni riguardo a questo progetto, compresi numerosissimi schemi, varianti ecc... sono disponibili nei 7 articoli in indice (sulla destra, all'inizio di questo stesso articolo), e in questa lunghissima discussione sul forum:
homerecording.it/.../...
Oltre questo, non penso per il momento verranno aggiunti dall'autore altri approfondimenti .
homerecording.it/.../...
il progetto mi intriga molto. Vorrei sapere se l'amplificatore è in classe A o AB. E' possibile avere anche qualche foto delle schede e del progetto ultimato?
homerecording.it/.../...
Non credo ci saranno ulteriori aggiunte.