Indice |
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Le casse acustiche |
Caratteristiche tecniche |
Gli altoparlanti |
Il crossover |
Il mobile |
Cavi, collegamenti e posizionamento |
Le casse acustiche (o diffusori) rappresentano senza dubbio una delle componenti più importanti in un sistema per la riproduzione dell'audio. A loro spetta il compito di tradurre il segnale elettrico proveniente dall'amplificatore nei suoni che noi possiamo ascoltare, ed è evidente che tanto più accurata è questa "traduzione", tanto più fedele sarà il suono ottenuto.
In questa trattazione vedremo come funziona un diffusore acustico, quali sono le sue caratteristiche e i suoi componenti principali, quali sono le tipologie di casse disponibili in commercio, per concludere con dei consigli circa la scelta delle casse stesse e il loro utilizzo.
I diffusori nella catena di riproduzione
Come abbiamo già detto, la cassa è l'elemento finale in un sistema per la riproduzione dell'audio, elemento costituito da varie componenti, che hanno il compito di trasformare il segnale elettrico (corrente alternata) proveniente dall'amplificatore in onde sonore.
Semplificando, l'amplificatore serve a portare il segnale che origina dalla sorgente (ad esempio un lettore CD o un giradischi) ad un livello tale da poter muovere, agendo su una bobina immersa in un campo magnetico, gli altoparlanti dei diffusori; il movimento degli altoparlanti genera variazioni di pressione nell'aria, ovvero onde sonore che noi percepiamo come suoni. Ovviamente, perché i suoni prodotti rispecchino più fedelmente possibile il contenuto audio originale, è necessario che ogni elemento della catena svolga bene il suo compito: sorgente, amplificatore, cavi e diffusori. E' evidente che pure delle ottime casse non potranno garantire una riproduzione musicale di qualità se il segnale elettrico che le raggiunge è scadente. Ciònonostante, spesso i diffusori sono l'anello più delicato della catena, e la loro scelta e corretto utilizzo risultano determinanti nelle prestazioni di un impianto Hi-Fi.
Tipologia dei diffusori
Possiamo suddividere le casse acustiche in varie categorie, a seconda dello specifico utilizzo per il quale sono state progettate, o della tipologia costruttiva adottata. In questa trattazione prenderemo in considerazione i diffusori passivi progettati per l'utilizzo in ambito Hi-Fi e in particolare nella riproduzione musicale stereofonica, sebbene molti degli aspetti affrontati siano validi in senso più generale.
Una prima suddivisione fra le diverse tipologie di casse acustiche, può essere fatta in base al posizionamento per cui sono state pensate. In genere si distingue fra:
- casse da pavimento: si tratta di diffusori realizzati in un mobile di dimensioni importanti (soprattutto in altezza), pensato per essere collocato direttamente sul pavimento, in generale senza la necessità di ulteriori supporti
- casse da supporto (o da scaffale, libreria, bookshelf): diffusori in genere di dimensioni più ridotte, progettati per essere collocati su appositi supporti o comunque su piani ad una certa altezza da terra
Una seconda suddivisione è basata invece sulla tipologia costruttiva (strettamente legata al mobile); poiché la comprensione delle diverse tecnologie disponibili richiede di affrontare prima il funzionamento degli altoparlanti, approfondiremo nell'articolo specifico quanto adesso ci limitiamo ad elencare:
- sospensione pneumatica: in questo tipo di casse il mobile è completamente chiuso, l'emissione posteriore è annullata e l'aria contenuta nel mobile stesso contribuisce a smorzare il movimento dell'altoparlante
- bass reflex: nelle casse bass reflex l'emissione posteriore (adeguatamente ritardata per essere posta in fase con quella anteriore) viene sfruttata per rinforzare la gamma bassa; a questo scopo il mobile è caratterizzato da un'apertura posteriore o anteriore
- linea di trasmissione: tipologia meno diffusa (e in genere più costosa), utilizza un tubo piuttosto lungo (contenente materiale assorbente) il cui sbocco contribuisce a rinforzare la gamma bassa
Infine, possiamo distinguere le casse in base al numero di vie e al numero e alla tipologia degli altoparlanti adottati. Anche in questo caso, approfondiremo l'argomento successivamente in un articolo sul crossover. Si può distinguere ad esempio fra:
- casse monovia: utilizzano un solo altoparlante (full-range) per suonare l'intera gamma sonora
- casse a due vie: la soluzione più diffusa, utilizzano due tipi diversi di altoparlanti (woofer e tweeter) per riprodurre le diverse frequenze da cui è composta la gamma sonora udibile dall'orecchio umano (grossomodo fra i 20 Hz e i 20 kHz)
- casse a tre vie: in questo caso si utilizzano tre tipi di altoparlanti (woofer, mid-range, tweeter) per la riproduzione
In linea di massima, si può affermare che nessuna delle varie tipologie elencate sia intrinsecamente superiore alle altre, e ognuna presenti vantaggi e svantaggi; del resto, è ampiamente dimostrato come si possano ottenere ottimi diffusori pur partendo da scelte progettuali diverse.