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Come abbiamo visto negli articoli precedenti, un buon modo per riuscire ad ottenere un'emissione sonora che comprenda l'intera gamma udibile di frequenze, è utilizzare altoparlanti specifici per gamme di frequenze più ristrette.
In effetti la gran parte dei diffusori in commercio utilizza due o tre tipi di altoparlanti; le casse a due vie, le più diffuse, utilizzano un woofer per la gamma bassa e medio bassa, e un tweeter per quella medio alta e alta.
Il segnale elettrico che giunge dall'amplificatore, però, è unico. Come è possibile assegnare al woofer la riproduzione dei bassi e al tweeter quella degli alti? questo è il compito che svolge il crossover.

Le vie

Il numero delle vie in un diffusore è legato al numero dei tipi di altoparlanti utilizzati (e non al numero degli altoparlanti presenti), poiché in base a questo si decide come suddividere il segnale.
Una cassa monovia, utilizzerà un solo tipo di altoparlante, ad esempio un altoparlante a banda larga.
Una cassa a due vie, utilizza due diversi tipi di altoparlanti, ovvero woofer e tweeter. Attenzione, una cassa dotata di due woofer e un tweeter, pur adottando tre altoparlanti rimane una cassa a due vie, in quanto le tipologie (e quindi la suddivisione del segnale) rimangono due: woofer e tweeter.
Una cassa a tre vie, utilizzerà invece tre diversi tipi di altoparlanti: un woofer, un mid-range e un tweeter. O anche due woofer, un mid-range e un tweeter.
Ciò che conta nel definire le vie, dunque, non è il numero di altoparlanti ma la specializzazione degli stessi.

Cosa è il crossover

Il crossover è fondamentalmente un filtro (e infatti si parla di filtro crossover), un circuito elettrico passivo realizzato con condensatori, resistenze e induttanze, che suddivide il segnale entrante in base alle frequenze, per poter poi inviare le varie bande agli altoparlanti specializzati nella loro riproduzione.
La frequenza a cui avviene questo "taglio", è detta punto di crossover.

Ovviamente, sta al progettista decidere la frequenza di taglio e le caratteristiche di questo taglio: le frequenze di passaggio da una via all'altra, rappresentano spesso dei punti critici, e la realizzazione del crossover va studiata (e testata) con molta attenzione.
La sua progettazione è ovviamente legata non solo al numero delle vie, ma anche al tipo di diffusore e agli specifici altoparlanti utilizzati.

Sebbene fino ad adesso si sia parlato di filtro crossover quale circuito passivo, esistono in realtà anche crossover attivi, utilizzati ad esempio nei diffusori attivi biamplificati.