Indice |
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Le casse acustiche |
Caratteristiche tecniche |
Gli altoparlanti |
Il crossover |
Il mobile |
Cavi, collegamenti e posizionamento |
Il mobile, lungi dall'avere ragioni puramente estetiche, rappresenta invece un altro elemento importante nel progetto e nella resa sonora di un diffusore. Realizzato in genere in legno o materiali sintetici, deve essere solido, rigido, sordo (non deve risuonare) e fonoisolante.
La sua funzione, chiariamolo subito per sfatare un luogo comune, non è quella di una cassa armonica. Piuttosto, per comprendere il suo ruolo, dobbiamo tornare al funzionamento dell'altoparlante.
Come abbiamo visto negli articoli precedenti, il movimento della membrana dell'altoparlante si trasferisce all'aria, producendo così il suono.
Ma poiché la membrana compie movimenti in avanti e in indietro, se provoca una compressione nell'aria davanti, provoca allo stesso tempo una decompressione posteriore e viceversa. Se non vi fosse uno "schermo" attorno all'altoparlante, ogni compressione anteriore sarebbe sostanzialmente annullata (compensata) da una decompressione posteriore e viceversa. Ovvero, si perderebbe gran parte del suono.
Per evitare questo fenomeno, al posto di un vero e proprio schermo, si utilizza un mobile che, in pratica, è una sorta di schermo ripiegato: i movimenti imposti dalla membrana all'aria contenuta nel mobile, quindi, sono limitati dalla presenza del mobile stesso.
Detto ciò si capisce meglio perché il mobile:
- debba essere solido e rigido: se, in conseguenza dei movimenti dell'altoparlante, il mobile vibrasse, le sue pareti finirebbero per provocare movimenti dell'aria circostante, "inquinandola" con frequenze indesiderate
- debba essere sordo: lo stesso problema si porrebbe se il mobile entrasse in risonanza a certe frequenze, "sporcando" l'emissione sonora degli altoparlanti
- debba essere fonisolante: se i movimenti dell'aria interna, sfasati nel tempo rispetto a quelli dell'aria esterna, si traducessoro in suoni, andrebbero ad annullare parzialmente l'emissione anteriore, proprio perché fuori fase
Per ottenere questo comportamento, ad esempio, la costruzione in legno (o derivati) è in genere una buona scelta. Inoltre, all'interno del mobile viene posto di solito del materiale assorbente, che contribuisce ad aumentare l'isolamento acustico e a ridurre le problematiche di risonanza. Come dato generale, la solidità e il peso di una cassa sono già indicativi riguardo la qualità costruttiva della stessa.
L'aria contenuta nel mobile (opponendosi, in un volume limitato, alle compressioni e decompressioni impostegli) contribuisce, insieme alla sospensione in materiale plastico che ferma la membrana al cestello, a limitare e smorzare i movimenti della membrana stessa; peraltro, agendo non solo sui confini della membrana (come l'anello di materiale plastico), ma su tutta la sua superficie interna, con un'azione più uniforme.
Qualcuno si starà probabilmente chiedendo perché i movimenti dell'altoparlante (che abbiamo visto essere alla base del suono) debbano essere smorzati, quando si impiega energia per ottenerli. La risposta sta nel comprendere come la membrana dell'altoparlante, per svogere al meglio il suo compito, debba essere da una parte libera di muoversi in avanti e indietro, dall'altra anche limitata in questi stessi movimenti. Quando un segnale elettrico impone dei movimenti alla membrana, questa dovrebbe muoversi in base al segnale e poi fermarsi; se, invece, una volta finito il segnale, la membrana continuasse a vibrare per un po' di tempo, introdurrebbe con queste sue oscillazioni, frequenze non presenti nel segnale originale, e quindi indesiderate.
Da questo si capisce come il comportamento di un altoparlante debba essere un compromesso molto ben studiato fra movimento e limitazione del movimento stesso, elasticità e rigidità.
Bass reflex
Come abbiamo visto, fra le funzioni del mobile c'è quella di eliminare l'emissione posteriore: infatti, ambedue le facce della membrana producono suono, ma ovviamente sono in controfase.
L'idea alla base delle casse in bass reflex, è quella di sfruttare l'emissione posteriore, opportunamente rifasata (ritardandola) per rafforzare quella anteriore, in particolare sulle basse frequenze. Un condotto interno al mobile - con sbocco finale sul retro o anche sul frontale della cassa - attentamente progettato, permette di ottenere il ritardo necessario a mettere in fase l'emissione posteriore con quella anteriore, con il risultato di rafforzare la gamma bassa.
Ovviamente, la difficoltà sta nella progettazione del condotto stesso, evidentemente cruciale, frutto di calcoli legati alla gamma di frequenze da rinforzare e test specifici.
Sospensione pneumatica
A differenza dei diffusori in bass reflex, nel caso della sospensione pneumatica si adottano delle casse completamente chiuse: in questo caso l'emissione posteriore è evidentemente annullata.
Inoltre, in una cassa chiusa ermeticamente, l'azione di smorzamento dovuta alla presenza dell'aria interna è più rilevante: in questa situazione, ovviamente, le dimensioni del mobile (ovvero il suo volume interno) risultano un parametro importante.