E' giunta l'ora di una nuova pausa tè!
A questo punto, forse, la cosa migliore da fare è prendersi una pausa senza ascoltare assolutamente nulla per un po'. Probabilmente sarete piuttosto stanchi. Se vi viene sonno, fatevi un bel caffè forte. Se interrompete ora, la mattina successiva un sacco di cose suoneranno diversamente ai vostri orecchi, passerete gran parte della giornata a risistemare tutto, finendo per aver sprecato il lavoro fatto oggi. Meglio stringere i denti e finire il missaggio adesso.
Quando vi sentite pronti per ricominciare, per alcuni minuti ascoltate qualche altro disco a basso volume. Vi rinfrescherà gli orecchi, e vi ricorderà come suonano i dischi commerciali al di fuori del vostro studio. Provate a confrontare varie canzoni di artisti diversi. Ascoltate i volumi delle diverse parti, e in particolare della voce.
Quindi ascoltate il vostro mix ad un volume intermedio, simile all'ascolto su un Hi-Fi domestico, poi paragonatelo all'ascolto a volume elevato sui monitor principali dello studio. E' improbabile che siano necessari grandi cambiamenti, a questo punto, ma probabilmente noterete che alcune parti sono leggermente troppo alte, o leggermente troppo basse. Dovrebbe essere più una questione di "sensazione generale" che altro; avete già regolato accuratamente i livelli, non ci dovrebbe esser niente che necessiti di modifiche significative per tutta la durata del mix.
Per intervenire sul livello generale di quelle due o tre parti che hanno bisogno di piccole modifiche, ci sono due metodi che potete usare. Potete usare le automazioni per intervenire sul volume generale delle varie parti in questione, oppure - come preferisco io - agire semplicemente sul potenziometro del livello del canale (o i loro equivalenti controlli software). In genere è molto più veloce rispetto ad usare le automazioni, specialmente adesso che siete stanchi, e rischiate di commettere qualche errore (come cancellare il file del mix - succede, davvero!).
Quando tutto vi sembra a posto, è venuto il momento di valutare se applicare un po' di compressione all'intero mix possa portare dei benefici.
Prima che saltiate giù dalla sedia per far passare attarverso il vostro Alesis da 200 $ (intende un hardware relativamente economico, NdT) le due settimane di sudore, lacrime e sangue che avete impiegato per portare il mix fino a questo punto, valutate bene se abbiate davvero bisogno o meno di utilizzare la compressione.
D'altra parte, non date per scontato che avendo già utilizzato la compressione sui singoli strumenti, una compressione generale non possa essere utile - sono due cose ben distinte, e una compressione applicata all'intero mix darà dei risultati che non è possibile ottenere con la compressione dei singoli strumenti.
Può valer la pena lavorare sulla compressione del mix anche se siete a fine giornata - a questo punto, conoscete la canzone molto meglio di prima - o magari rimandare alla mattina successiva. Potreste anche essere davvero stanchi e rischiare di rovinare tutto.
Avevo scritto un articolo a sé stante sulla compressione, ma in breve, ci sono varie ragioni per le quali potreste considerare di usare la compressione sull'intero mix:
- il mix non suona abbastanza forte
- il mix non ha abbastanza "punch" (mancano un po' "bong e boff" - vedi articoli precedenti, NdT), nonostante tutto il vostro impegno in fase di missaggio
- avete lavorato bene, e il mix funziona quasi come dovrebbe, ma c'è ancora qualcosa che manca
Usare un compressore su un prezioso mix finale, è un lavoro impegnativo che richiede un ascolto attento e molta concentrazione. Dovrete attivare e disattivare (mettere in bypass, NdT) il compressore un sacco di volte, per capire se sta davvero facendo la differenza, e in alcuni casi si può trattare veramente di differenze in piccolissimi dettagli, per i quali forse non vale la pena di applicare la compressione. Se non fa davvero la differenza, probabilmente non vale la pena di usare la compressione sul mix in questa fase.
Se non siete sicuri (e la sicurezza viene solo con l'esperienza) allora è meglio che lasciate stare. Potrete sempre comprimere il mix successivamente. Se adesso lo rovinate, non potrete più cambiarlo (l'autore si riferisce, probabilmente, ad un contesto strettamente analogico, NdT).
Dopo che siete riusciti ad ottenere i migliori risultati possibili con la compressione, potreste dover valutare un ultimo leggerissimo ritocco alle regolazioni dei livelli dei vari strumenti (è un lavoro davvero duro il nostro, non pensate?). Forse sembra che con la compressione si sia perso qualcosa, nella gamma bassa del mix? (è abbastanza probabile - spesso l'impressione soggettiva dopo la compressione, è quella di una certa perdita delle frequenze molto basse). Forse, dopo la compressione, ci sono elementi che sembrano leggermente troppo alti di volume? Se vi sembra che siano necessari grandi modifiche, allora probabilmente non avete utilizzato il compressore in maniera corretta, quindi fareste meglio a rivedere le regolazioni, o a toglierlo del tutto e rimandare la cosa a un altro giorno.
Questa "lucidatura finale" non dovrebbe richiedere più di una quindicina di minuti, mezz'ora al massimo. Anche perché ormai sarete stanchissimi...
Liberamente tradotto da Mix a pop song - 9 - Track Sharing per gentile concessione di AudioMelody
Commenti
soundcloud.com/.../...
Ad ogni modo la versione in PDF e questa sono frutto di due traduzioni diverse, e in alcuni punti ci sono delle differenze nel significato (sebbene in genere si tratti di sfumature).
In effetti anche per me è più un trattato, ma mooolto illuminante, la mia esperienza è stata esaltante seguendo questi suggerimenti, come dimostra il link che ho allegato al commento precedente, altri "tutorial" del tipo fai così, fai cosà mi han portato a risultati che trovo deludenti, poi ovviamente l'esperienza porta a maturare e capire tante cose non scritte negli anni, non mi sono accorto delle differenze, ora le cercherò con più attenzione, comunque è a mio avviso il miglior contributo per chi fa home recording e ha la pazienza di leggere e ragionarci sopra.