Un noise gate, come molti di voi sapranno, è un dispositivo che lascia passare soltanto i suoni di livello più alto di una certa soglia.
Dunque, in un certo senso, è un po' come un cavo difettoso, ma:
- potete decidere esattamente quando il segnale viene tagliato
- non produce fastidiosi rumori quando taglia il segnale - il suono sfuma progressivamente ad una soglia prestabilita
I gate di solito vengono utilizzati per tagliare il rumore di fondo quando lo strumento non sta suonando. Ovviamente, quando lo strumento sta suonando, ci sarà anche il rumore di fondo, ma ciò non dovrebbe essere un problema, poiché sarà lo strumento stesso a coprirlo. Per esempio, un gate potrebbe essere utile per eliminare il ronzio e i fruscii dell'amplificatore durante le interruzioni di un solo di chitarra - sarebbe fastidioso sentirli durante tutta la canzone, quando la chitarra non sta suonando.
Naturalmente c'è una leggera perdita di qualità del suono, quando si usa un noise gate, ma in genere è trascurabile e non dovrebbe preoccuparvi. Inoltre, se sulla traccia state già usando un compressore, un eventuale noise gate integrato utilizzerà lo stesso circuito di controllo del gain senza ulteriori perdite di qualità del segnale - potremmo dire che l'uso del gate è "gratis", in questo caso.
Se state utilizzando un compressore per il mastering, il suo noise gate integrato potrà essere utile per eliminare facilmente il rumore di fondo presente prima dell'inizio della canzone. Un metodo che permette di evitare un lavoro di editing audio manuale.
Considerate però che in una registrazione multitraccia, nel caso di molti strumenti, un lavoro manuale darà probabilmente risultati migliori. Potete farlo sia cancellando le parti della traccia dove lo strumento in questione non sta suonando (con attenzione però!), sia usando le automazioni per mutare il canale negli stessi punti.
Un noise gate è davvero utile quando si tratta di segnali che vanno e vengono rapidamente - la batteria è un esempio classico. Ci vorrebbe davvero un sacco di tempo per cercare di eliminare accuratamente tutti i vuoti fra ogni colpo di rullante, un lavoro nel quale la logica di funzionamento automatico del noise gate risulta particolarmente adatta.
Più precisamente, possiamo elencare cinque utilizzi del noise gate per quanto riguarda il suono della batteria:
- usare un gate su suoni di batteria campionati per renderli più brevi, "secchi"
- creare un riverbero con gate (riverbero tagliato in dissolvenza, NdT)
- cercare di eliminare i rientri dei microfoni
- cercare di eliminare le risonanze
- ottenere un suono di batteria davvero "pulito"
Adesso li vedremo in dettaglio.
Tenete comunque presente, che quando utilizzate un gate sulla batteria, l'attacco dovrebbe essere il più veloce possibile, a meno che non stiate usando un dispositivo davvero molto molto veloce che potrebbe introdurre un "click" udibile quando entra in funzione.
Usare un gate su suoni di batteria campionati per renderli più brevi
In genere non ci sono vantaggi nell'utilizzare un gate sui suoni di una drum machine con l'obbiettivo di ridurre il rumore, poiché in questi casi il rumore è trascurabile (un'eccezione può essere costituita dai campioni ricavati da una registrazione di per sé rumorosa). Comunque, se state lavorando su una base ritmica già registrata, potreste usare un noise gate per ridurre la lunghezza, ad esempio, del suono del rullante. Non ci sono altri modi per farlo, a meno che non abbiate accesso ai suoni della drum machine. Il controlli sul "sostegno" (hold) e soprattutto sul "rilascio" sono quelli più importanti in questo caso.
Creare un riverbero con gate
Attualmente, molti riverberi digitali sono forniti con un preset di riverbero con gate, così la necessità di applicare manualmente un gate al riverbero è quasi scomparsa. In passato, avreste dovuto far passare il ritorno del riverbero attraverso un paio di noise gate in serie, controllando l'azione di gating in side chain tramite il suono del rullante. Avreste dovuto utilizzare un gate con una regolazione precisa sul "sostegno" - in modo da tener aperto il gate una volta attivato – per controllare la durata del suono "tagliato". Un "rilascio" improvviso dopo un tempo di "sostegno" lungo produce in genere un effetto più marcato. I noise gate Drawmer sono famosi per essere gli strumenti migliori per questo tipo di lavoro, in ambito analogico.
La compressione applicata sulle tracce dei microfoni ambientali (se presenti) può portare a suoni di batteria davvero potenti, e agire su segnali stereo di questo tipo con un gate usando la stessa tecnica descritta per il riverbero, può aumentare ancora di più l'effetto (della compressione, NdT).
Cercare di eliminare i rientri dei microfoni
Quando si registra una vera batteria, i microfoni specifici di ogni elemento (es. rullante, cassa, tom..., NdT) del kit finiscono per riprendere anche una certa quantità dei suoni degli altri elementi. E' un fatto che può limitare seriamente la possibilità di lavorare con l'equalizzazione su ogni singola traccia di batteria, senza rischiare di sbilanciare il suono dell'intero kit. Applicare un gate separatamente ad ogni traccia della batteria, può garantire più libertà in questo senso. Ma ci sono un paio di problemi.
Prima di tutto, equalizzando la batteria, i rientri di altri elementi del kit possono crescere di volume così tanto che c'è il rischio che il gate venga ingannato, aprendosi quando non dovrebbe. Cercare di compensare alzando la soglia, può rischiare di compromettere il suono della batteria stessa. Un problema classico è quando un hit-hat di volume elevato, porta all'azione il gate di un rullante equalizzato con molte frequenze alte (per un suono più chiaro), gate che dunque si apre sul colpo dell'hit-hat piuttosto che sul colpo del rullante. In questo caso si percepisce chiaramente che qualcosa sta suonando male, che c'è un errore. Una soluzione è utilizzare il gate prima dell'EQ sul rullante. Alcuni gate hanno anche dei semplici controlli per l'equalizzazione in modo da poter togliere, ad esempio, le frequenze alte dell'hit-hat che ingannano il gate stesso. Un problema che può conseguire da questo è che il gate si apra leggermente in ritardo, facendo perdere impatto al suono del rullante. A volte, l'unico modo per risolvere è quello di duplicare la traccia del rullante, spostarla indietro di qualche millisecondo, e usarla per controllare il gate in side chain. Il gate si aprirà addirittura prima che il colpo del rullante sia effettivamente arrivato, con risultati davvero interessanti. Alcuni gate software (ma anche alcuni modelli digitali hardware) hanno un controllo del ritardo sul segnale diretto per ottenere lo stesso risultato. Ovviamente, in questo caso dovrete spostare la traccia master indietro di qualche secondo per compensare, ma in un ambiente multitraccia digitale è una cosa molto semplice, che evita di dover aggiungere una traccia di rullante ad hoc solo per controllare il gate. Se fate una cosa del genere, ricordatevi di scrivere al riguardo una nota da allegare alle registrazioni, perché chiunque dovesse rilavorarci successivamente penserebbe semplicemente che il rullante è fuori tempo.
Cercare di eliminare le risonanze
Correlato al discorso dei rientri, c'è il problema delle risonanze. In una vera batteria le pelli dei tamburi possono risuonare l'una con l'altra. Ad esempio, ad ogni colpo della cassa i tom emetteranno un suono simile a una specie di debole "boo". Sempre ad ogni colpo di cassa, il rullante può emettere in risposta un suono simile a quello di un "sonaglio", che nel mix finale viene percepito come un crepitio della cassa stessa. Un gate sulla batteria può eliminare questo genere di rumori indesiderati. Nel caso si finisse per ottenere un suono troppo pulito, in molti gate è possibile decidere di lasciar sempre passare un minimo di segnale, così da non creare momenti di assoluto silenzio quando il dispositivo è in azione. Questo è ciò che viene chiamato "soft gating".
Le tecniche per eliminare le risonanze di una batteria, sono simili a quelle descritte per i rientri. La differenza principale è che quando equalizzate il segnale side chain, a volte dovete fare il contrario di ciò che si fa con i rientri. Ad esempio, per rimuovere le risonanze sui tom, dovete usare un segnale di controllo con un'attenuazione sia sulle alte che sulle basse frequenze, altrimenti sia il "boo" della risonanza che il rientro dell'hit-hat potrebbero ingannare il gate.
Con un'attenuazione sulle alte e sulle basse frequenze (in genere sui gate ci sono questo tipo di controlli), di solito è possibile "restringere" il segnale side chain in modo che controlli il gate correttamente, senza tagliare l'inizio dei colpi.
Precauzioni nell'uso del gate con una batteria rumorosa
Un gate non è la soluzione universale per ottenere un suono di batteria pulito. Piuttosto, la cosa migliore è una batteria che suoni pulita. E' molto meglio cercare di risolvere i problemi di risonanza in fase di registrazione, che pensare di poterli eliminare in seguito con un gate. A volte basta un'attenta accordatura della batteria per eliminare risonanze e crepitii. Altre volte, può servire mettere del nastro adesivo sulle pelli dei tamburi, dopo aver individuato con attenzione i punti giusti in modo da smorzare le frequenze di risonanza e ottenere un suono più "secco". In altre circostanze, per mancanza di tempo, dovrete (purtroppo) lavorarci in fase di missaggio.
Quando le problematiche di rientri e risonanze sono davvero serie, l'uso del gate può paradossalmente porle in maggiore evidenza (nella forma di una specie di "respiro", tipico di gate e compressori il cui lavoro è chiaramente percepibile). In questi casi, può darsi che un noise gate non riesca a risolvere il problema, e vada pensata una soluzione diversa.
In una situazione dove ci siano gravi rientri, il problema più comune nell'uso di un gate, è quando un tom che suona troppo scuro deve essere schiarito in fase di missaggio per renderlo accettabile. Se ci sono un sacco di rientri dei piatti nelle tracce di batteria, vi accorgerete che usando il gate sui tom, si ha un effetto sgradevole quando una rullata segue un forte colpo di piatti. I piatti sembrano "pulsare" in modo fastidioso ogni volta che viene colpito un tom. E' il suono del rientro del piatto che esce, ed è molto sgradevole. Allora potreste decidere di cercare un metodo diverso di affrontare il problema, come ad esempio rendere i tom ancora più scuri, attenuando le alte, e usare poi qualcosa come un Aphex Aural Exciter (effetto che genera nuove armoniche alte, NdT) per ricreare le alte frequenze. Così otterrete una nuova gamma alta sui tom, senza i rientri dei piatti.
Spesso, quando mixo, preferisco non usare affatto un noise gate sui tom, e se proprio è necessario, semplicemente automatizzo il "mute" sui canali dei tom in modo che si attivino solo quando c'è una vera rullata di tom. Se questo rende il suono della batteria un po' artificiale, utilizzo invece leggeri movimenti dei fader per abbassare il livello dei tom quando non suonano. Preferisco questo metodo all'uso del noise gate, perché altrimenti può succedere che tutta l'immagine stereo della batteria cambi e si sposti durante le rullate dei tom. Un'altra soluzione può essere quella di usare lo stesso gate su una coppia di tom assieme, piuttosto che gate individuali. A volte funziona, ma non sempre.
Ottenere un suono di batteria davvero "pulito"
Infine, anche se rientri e risonanze non fossero un problema troppo grave, potete usare un noise gate per eliminarli del tutto, applicando il gate su ogni elemento della batteria per ottenere il suo suono "essenziale". Così avrete una batteria davvero pulita, ma considerate il fatto che toglierete al suono anche un bel po' della sua vitalità, e ci vorrà una discreta dose di riverbero corto di elevata qualità per restituirgliela. E il tutto, probabilmente, suonerà ancora un po' artificiale.
Riepilogo sull'uso del noise gate sulle tracce di batteria
Come avete visto, usare i gate può essere un lavoro complesso. Se il vostro obbiettivo è soltanto quello di togliere un po' di rumore dal suono della batteria, potete prendere semplicemente in considerazione l'ipotesi di mutare le tracce dei tom con le automazioni al di fuori delle rullate che gli riguardano (ad esempio, mutateli e attivateli durante i colpi di rullante, per nascondere il cambiamento nel suono). In genere basta per sistemare il suono della batteria. Applicare un gate globale di solito non è necessario e può portare a un suono artificioso e innaturale.
Se poi potete farne a meno, evitando del tutto noise gate o "mute" automatizzati sulle tracce di batteria, meglio ancora.
In ogni caso, come ho sottolineato all'inizio di questa sezione, prendete questo tipo di decisioni all'inizio del missaggio, non alla fine. Applicare un gate sulla batteria alla fine del missaggio, può modificare l'intera atmosfera del mix stesso in modo impressionante.
Liberamente tradotto da Mix a pop song - 4 - Using Noise Gates per gentile concessione di AudioMelody
Commenti
soundcloud.com/.../...
Ad ogni modo la versione in PDF e questa sono frutto di due traduzioni diverse, e in alcuni punti ci sono delle differenze nel significato (sebbene in genere si tratti di sfumature).
In effetti anche per me è più un trattato, ma mooolto illuminante, la mia esperienza è stata esaltante seguendo questi suggerimenti, come dimostra il link che ho allegato al commento precedente, altri "tutorial" del tipo fai così, fai cosà mi han portato a risultati che trovo deludenti, poi ovviamente l'esperienza porta a maturare e capire tante cose non scritte negli anni, non mi sono accorto delle differenze, ora le cercherò con più attenzione, comunque è a mio avviso il miglior contributo per chi fa home recording e ha la pazienza di leggere e ragionarci sopra.