Prendete confidenza con lo studio e gli strumenti necessari per cominciare a mixare.
Tenete a mente il suono di base, così da ricordarvi dove vorrete sicuramente intervenire.
Dopo tutto questo ascoltare e "familiarizzare" con le registrazioni, dovreste avere qualche idea su come disporre i fader per un primo mix di massima (rough mix); regolate dunque i livelli in modo che le parti suonino decentemente, pannate un po' gli strumenti in via provvisoria, e aggiungete un po' di riverbero corto o lungo dove vi sembra ci possa stare. Un riverbero corto tende a "spingere indietro" un suono nel mix; un riverbero lungo tende a farlo "galleggiare". Non perdeteci troppo tempo comunque per il momento.
Adesso, fatevi un bel caffè e riposatevi per qualche minuto (o preferite del tè?).
Dunque, prendete la vostra collezione di CD e ascoltate un po' di pezzi che ritenete suonino bene. Ascoltate qualcosa che possa suonare simile a quello su cui state lavorando, ma anche cose completamente diverse. Attenzione, è meglio non farlo se c'è qualcuno della band presente. Spesso si offendono. "Perché ci stai confrontando con quel gruppo orrendo?", vi diranno. Se gli spiegate che state semplicemente "aggiustando i vostri orecchi", cominceranno a preoccuparsi del fatto che stiate cercando di ottenere un suono simile a quello di quell'artista, o che siate semplicemente impazziti. Ma non è vero. State usando gli altri dischi soltanto per "mettere dei paletti", per poter dire: "ah, siamo qua sulla mappa; qua è dove siamo rispetto agli altri". Non significa che state cercando di copiare il suono di quel che state ascoltando, anzi, potreste cercare di rimanerne molto lontani!
State solo "allineando" le vostre orecchie. Vi state assicurando di aver chiaro come suonino i monitor di quello studio, di come li sentite voi in quel momento, nel vostro preciso stato di salute. Dico sul serio! - il modo in cui percepite i suoni dipende moltissimo dalle vostre condizioni fisiche e mentali. Ci sono giorni in cui, anche se i vostri orecchi sembrano sentire bene, il vostro cervello pare essere in uno stato dove è incapace di mettere i suoni insieme – o separarli – bene come in altre occasioni. E' importante essere consci di quanto sia soggettivo il vostro ascolto in un certo momento, e ascoltare musica che conoscete vi aiuterà a capire dove "vi troviate". Non è necessariamente detto che debbano essere lavori altrui, dei vostri mix precedenti andranno benissimo.
Una volta "calibrate le orecchie", spegnete il CD e tornate nuovamente ad ascoltare il brano che dovete mixare.
Alla fine del pezzo, sarete molto eccitati o molto depressi.
Sarete eccitati se vi verranno improvvisamente un sacco di idee su come lavorare. Sarete depressi se la registrazione suonerà davvero male, facendovi capire quanto lavoro ci sia da fare per portarla ad un livello accettabile.
Liberamente tradotto da Mix a pop song - 2 - Calibrating your Ears with a Rough Mix per gentile concessione di AudioMelody
Commenti
soundcloud.com/.../...
Ad ogni modo la versione in PDF e questa sono frutto di due traduzioni diverse, e in alcuni punti ci sono delle differenze nel significato (sebbene in genere si tratti di sfumature).
In effetti anche per me è più un trattato, ma mooolto illuminante, la mia esperienza è stata esaltante seguendo questi suggerimenti, come dimostra il link che ho allegato al commento precedente, altri "tutorial" del tipo fai così, fai cosà mi han portato a risultati che trovo deludenti, poi ovviamente l'esperienza porta a maturare e capire tante cose non scritte negli anni, non mi sono accorto delle differenze, ora le cercherò con più attenzione, comunque è a mio avviso il miglior contributo per chi fa home recording e ha la pazienza di leggere e ragionarci sopra.