Eliminare del rumore indesiderato da un segnale, è chiaramente una di quelle cose per cui è molto meglio ottenere un suono corretto alla fonte, durante la ripresa. Sebbene in questi articoli ci occupiamo di missaggio, vale la pena di accennare a queste problematiche e a come normalmente possano essere risolte durante le fasi di registrazione.
L'eliminazione dei rumori a bassa frequenza si ottiene con un posizionamento e un montaggio corretto dei microfoni; l'eliminazione del ronzio con l'attenta scelta dei cavi adatti e il posizionamento corretto degli stessi - in genere cavi bilanciati. Anche l'eliminazione di disturbi radio ad alta frequenza si consegue con la scelta e il posizionamento corretto dei cavi bilanciati, ma poiché questo tipo di interferenze è davvero pervasivo, a volte può non bastare. I taxi (le radio montate sui taxi, NdT) ad esempio possono creare disturbi di questo genere sui cavi microfonici, specie se sbilanciati.
Il fruscio causato da certi microfoni può essere evitato usando microfoni con un livello di uscita elevato accoppiati a preamplificatori microfonici di qualità con ingressi bilanciati, ormai presenti anche su console piuttosto economiche.
L'eliminazione del fruscio presente in un dispositivo per la registrazione (es. un registratore a nastro) si ottiene con un buon sistema di riduzione del rumore come il Dolby, o registrando direttamente su un sistema digitale di buona qualità - sfortunatamente i convertitori analogico/digitale presenti su attrezzature economiche (come certe schede audio per computer) non si avvicinano nemmeno lontanamente alle prestazioni delle migliori apparecchiature digitali o analogiche.
In realtà, nella pratica, evitare tutte queste varie fonti di rumore non è sempre possibile. In città, anche lo studio meglio isolato può presentare problematiche di rumori a basse frequenze dovuti al traffico stradale e ferroviario, o interferenze causate da linee elettriche, telefoni cellulari, radio dei taxi.
Nonostante i "nobili principi" delle teorie della registrazione audio, registrare tutti i microfoni "flat" (senza alcuna equalizzazione) non è sempre la scelta migliore. Anche se non sentite distintamente i rumori di fondo dovuti al traffico o ad altre fonti esterne, certamente in qualche modo gli "percepite", specie se state registrando con parecchi microfoni in contemporanea, situazione in cui i rientri da fonti vicine (come un amplificatore del basso) sono comuni.
Per questa ragione, è quasi sempre una buona idea attivare il filtro passa alto presente sui canali di molte console, quando si registra da microfono. L'ovvia eccezione è quando si sta usando un microfono per registrare suoni con frequenze molto basse, come un basso elettrico, un violoncello o altri strumenti a bassa frequenza, dove la ripresa di queste frequenze bassissime è fondamentale.
Allo stesso modo per gli alti, tutti gli strumenti dotati di pick-up elettrico (come una chitarra elettrica o un pianoforte elettrico) possono essere disturbati da interferenze radio ad alta frequenza.
In particolare, personalmente, quando registro i pianoforti elettrici, taglio sempre le altissime frequenze fino a che non sento che si sta smorzando il suono, quindi riapro il filtro fino a trovare il punto in cui non si notano cambiamenti sul suono originale. Queste precauzioni provengono da anni di esperienza in cui mi è capitato di vedere una buona "take" rovinata da interferenze improvvise. Certo, sarebbe semplice correggere questi problemi in seguito, in fase di missaggio, ma finireste per passare parecchio tempo ascoltando un mix provvisorio insoddisfacente (a causa dei disturbi presenti su alcuni strumenti, NdT). Meglio lavorare bene prima, in fase di ripresa, con un uso attento dell’EQ.
I filtri passa alto e passa basso delle console di missaggio moderne in genere hanno una risposta piuttosto precisa, quindi si può anche pensare come approccio generale – un approccio estremamente cauto – di tagliare tutti i suoni che in teoria escono dal range di frequenze dello strumento che si sta registrando – un po’ come un fotografo ritaglia le estremità di una fotografia, lasciando solo le aree interessanti quali centro dell’attenzione.
Eliminare il fruscio da una registrazione multitraccia dovrebbe ormai poter essere considerato un problema del passato. Ma purtroppo, non tutti i tecnici sono così sicuri come dovrebbero quando regolano i livelli di registrazione, sebbene in tutta sincerità, durante una ripresa live, spesso questo succede per mancanza di tempo e per il bisogno di mantenere un certo "margine di sicurezza". Inoltre, oggi capita di frequente di lavorare ad un "remix attuale" partendo da vecchie e rumorose registrazioni multitraccia di molti anni fa.
La tecnica di equalizzazione da usare in questo caso, è rimuovere più rumore possibile dagli strumenti tipicamente più problematici in questo senso, come la cassa, il basso elettrico, il pianoforte elettrico e le chitarre elettriche.
Sebbene questi strumenti abbiano una certa quantità di energia sulle alte frequenze che non vorrete perdere, nella pratica molta di questa "energia" sta ben al di sotto degli 8 kHz, frequenza oltre la quale il rumore diventa particolarmente fastidioso. In questo genere di circostanze, è assolutamente accettabile tagliare quanti alti potete, usando un filtro passa basso con una curva di taglio ripida. Non sarà "Hi-Fi", ma è un approccio pratico al problema che i tecnici usano da molti anni. E’ parte del lavoro per arrivare ad un buon suono finale.
Per ciò che riguarda gli altri strumenti, è meglio lasciarli come sono. Nella maggior pare dei casi, un taglio sugli alti degli strumenti presi in considerazione fino ad adesso, insieme all’uso di un noise gate su altre tracce, dovrebbe essere più che sufficiente a risolvere i problemi di rumore.
Se così non fosse, e sentite che in generale c’è ancora troppo fruscio, allora ci sono tre ultime possibilità da sperimentare sulle tracce tuttora problematiche.
Come prima cosa, potete provare ad usare un’unità per la riduzione del rumore come Dolby o DBX sulle tracce rumorose. E’ una tecnica molto usata in radio e TV, che si può sentire chiaramente durante i notiziari. Il fatto che la si distingua così bene, dovrebbe già dissuadervi dall’utilizzarla. Di solito sembra che il giornalista stia lottando per evitare di essere soffocato con un guanciale. Anche alzare gli alti non cambia le cose. Ed è davvero orribile.
Un approccio molto migliore è eliminare tutto il fruscio possibile tagliandolo con l’EQ, per poi far passare il suono un po’ scuro e ovattato attraverso un Aphex Aural Exciter (effetto che genera nuove armoniche alte, NdT) o altra unità simile, che ricostruirà nuove frequenze alte a partire da ciò che è rimasto. Questa tecnica funziona molto bene, ed è stata usata con ottimi risultati nei remastering di vecchie registrazioni di musica classica (anche se probabilmente i tecnici in questione non lo ammetteranno mai pubblicamente).
Infine, se una specifica traccia presenta problemi di rumore così importanti che non si riescono a risolvere con le tecniche descritte, non è comunque tutto perduto. Ci vorrà del tempo, ma si può digitalizzare la traccia e utilizzare un software per la riduzione del rumore. I risultati di un buon software possono essere davvero stupefacenti – anche se va detto che se esagerate, potreste trovarvi con un suono artificiale e palesemente digitale (che a volte può essere anche interessante!). Io uso spesso noise reduction software, non per la musica, ma per notiziari e tracce audio che vanno ripulite per essere passate in radio.
Liberamente tradotto da Mix a pop song - 7a - Noise Reduction Using EQ per gentile concessione di AudioMelody
Commenti
soundcloud.com/.../...
Ad ogni modo la versione in PDF e questa sono frutto di due traduzioni diverse, e in alcuni punti ci sono delle differenze nel significato (sebbene in genere si tratti di sfumature).
In effetti anche per me è più un trattato, ma mooolto illuminante, la mia esperienza è stata esaltante seguendo questi suggerimenti, come dimostra il link che ho allegato al commento precedente, altri "tutorial" del tipo fai così, fai cosà mi han portato a risultati che trovo deludenti, poi ovviamente l'esperienza porta a maturare e capire tante cose non scritte negli anni, non mi sono accorto delle differenze, ora le cercherò con più attenzione, comunque è a mio avviso il miglior contributo per chi fa home recording e ha la pazienza di leggere e ragionarci sopra.