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Mixare una canzone pop - Registrare il mix su DAT o CD

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Indice
Mixare una canzone pop
Prima di cominciare
Familiarizzare con il brano
Calibrate le orecchie con un mix di massima
Il missaggio vero e proprio
Usare un noise gate
Aggiungere le parti di pad
E' il momento di una pausa
Aggiunta delle parti principali e tecniche di equalizzazione
Equalizzazione: riduzione del rumore
Equalizzazione: riduzione delle armoniche
Equalizzazione: miglioramento del suono
Bong, Boff e brillantezza
Equalizzazione: posizionamento a distanza
Equalizzazione: creare spazio nel mix
Equalizzazione: livelli automatici nel mix
Equalizzazione e trattamento delle parti principali
Tracce condivise
Riepilogo: aggiungiamo le parti principali
Regolazioni accurate dei livelli del mix
La lucidatura finale
Registrare il mix su DAT o CD
Riepilogo

Anche se avete intenzione di rivedere il mix al computer, la mattina successiva, prima di prendere le ultime decisioni, eseguite comunque un mixdown su DAT o CD adesso! E' davvero importante che lo facciate. Fra ora e domani possono cambiare un sacco di cose. I circuiti analogici di vecchi effetti e altri dispositivi esterni, si raffredderanno durante la notte, e potrebbero suonare in maniera leggermente diversa il giorno successivo. Altre persone - o, nel mio caso, i miei animali - potrebbero non rendersi conto dell'importanza del vostro lavoro lasciato a metà, e modificare inavvertitamente le impostazioni. Anche se il mix si trova al sicuro, salvato sul disco fisso di un computer, il software potrebbe presentare dei problemi il giorno dopo. Lo stesso disco fisso potrebbe aver problemi. Il computer, drammaticamente, potrebbe rompersi  proprio quando lo spengete, prima di andare a casa! L'ho visto succedere. Persino se lo lasciate acceso tutta la notte, potrebbe surriscaldarsi eccessivamente e rovinarsi.
Visto che adesso funziona tutto bene, eseguite un mixdown e fate una copia dello stesso su un supporto esterno (DAT, CD o altro). Ancora più importante, mettete al sicuro il master del mix, etichettandolo chiaramente.

Ho una storia da raccontarvi in proposito.
Con il termine "gash tape" si indicano quei 2-3 minuti di nastro vuoto che avanzano alla fine di una bobina di nastro da registrazione.
Le bobine per nastro sono costose, e quando in studio capita di averne bisogno velocemente, se se ne vede una con un po' di nastro avanzato, si prende semplicemente una lametta da barba, la si fa passare attraverso le aperture della bobina stessa, e si tagliano i vari strati di nastro rimasto tutti insieme. Tutto il nastro vuoto cade in piccoli pezzi sul pavimento, o nel cestino, e in un attimo vi ritrovate con una bobina vuota.
In uno studio di registrazione londinese, una mattina, un produttore e un tecnico del suono stanchissimi, dopo una lunga sessione di missaggio conclusasi a tarda notte, entrarono in sala regia, per scoprire che un assistente aveva tagliato il nastro del master di Marvin Gaye in piccoli pezzettini, scambiandolo per "gash tape"!

Storie terribili di questo genere, riguardano anche in nastri DAT. Non è raro che un DAT vada perso, per poi scoprire che quelli delle pulizie lo avevano accidentalmente buttato dietro qualche attrezzatura. Tenete sempre una copia del lavoro da qualche altra parte, in un posto sicuro.
Così se nella notte dovesse accadere un qualche tipo di disastro nello studio di registrazione, sarete tranquilli e sereni, avendo una copia del mix al sicuro. Vi assicuro che sono cose che mi sono successe, in passato.
Può anche essere una cosa da poco, tipo un black out di corrente di qualche ora, che può comunque crearvi problemi, se non avete archiviato il vostro lavoro su un supporto esterno come DAT o CD. Ad esempio, le conseguenze possono essere disastrose, nel caso abbiate prenotato una sessione di mastering per quella mattina.

Importanti raccomandazioni per il giorno successivo

Non andate a dormire. Non ancora.

Senza toccare nulla riguardo al mix, passate qualche minuto a sistemare la stanza, svuotate i posacenere, rimettete a posto le tazze da tè usate ecc...

E' possibile perfino che vi venga voglia di ascoltare un po' di musica, a questo punto. Però ascoltate a basso volume, adesso. Resistete alla tentazione di ascoltare nuovamente il mix. Per oggi, avete finito con quello. Personalmente, in questi momenti mi piace suonare dolcemente il bellissimo pianoforte a coda Yamaha che si trova nello studio principale, per una mezz'ora, con le luci soffuse.

Perché fare tutto questo? Perché se andate a dormire adesso, senza prima staccare un po', non riuscirete a rilassarvi, e finirete per continuare a pensare al mix. Probabilmente sognerete di lavorare al missaggio, immaginando di muovere i fader nel sogno. Davvero, possono capitarvi sogni strani e confusi al riguardo, se non vi siete rilassati un po' prima di andare a letto.

Una volta mi è accaduto di svegliarmi nel cuore della notte, in un bagno di sudore, gridando: "Ho cancellato il multitraccia! Ho cancellato tutto! Oh mio Dio, come farò!".
Per poi rendermi conto che era solo un incubo!
E' un'esperienza orribile. E non sarete nella condizione di far niente, il giorno successivo, dopo notti passate così.

Quindi è bene rilassarsi un po' dopo una sessione di missaggio, in modo da potersi fare una dormita tranquilla, senza preoccupazioni.

Liberamente tradotto da Mix a pop song - 9 - Track Sharing per gentile concessione di AudioMelody



Commenti 

 
#1 Federico Loi 01-11-2014 00:00
Ho questo articolo in pdf, letto e riletto, una bibbia, non dice cosa fare ma come fare e una volta assimilati questi insegnamenti, lavorando in una stanza non trattata e a bassi volumi son riuscito ad ottenere un risultato come questo:

soundcloud.com/.../...
 
 
#2 Andrea 01-11-2014 10:33
Io lo trovo uno dei migliori tutorial (sebbene sia più un breve "trattato") sull'argomento mai realizzati.

Ad ogni modo la versione in PDF e questa sono frutto di due traduzioni diverse, e in alcuni punti ci sono delle differenze nel significato (sebbene in genere si tratti di sfumature).
 
 
#3 Federico Loi 01-11-2014 13:49
- Io lo trovo uno dei migliori tutorial (sebbene sia più un breve "trattato") sull'argomento mai realizzati.-

In effetti anche per me è più un trattato, ma mooolto illuminante, la mia esperienza è stata esaltante seguendo questi suggerimenti, come dimostra il link che ho allegato al commento precedente, altri "tutorial" del tipo fai così, fai cosà mi han portato a risultati che trovo deludenti, poi ovviamente l'esperienza porta a maturare e capire tante cose non scritte negli anni, non mi sono accorto delle differenze, ora le cercherò con più attenzione, comunque è a mio avviso il miglior contributo per chi fa home recording e ha la pazienza di leggere e ragionarci sopra.