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Mixare una canzone pop - Aggiungere le parti di pad

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Indice
Mixare una canzone pop
Prima di cominciare
Familiarizzare con il brano
Calibrate le orecchie con un mix di massima
Il missaggio vero e proprio
Usare un noise gate
Aggiungere le parti di pad
E' il momento di una pausa
Aggiunta delle parti principali e tecniche di equalizzazione
Equalizzazione: riduzione del rumore
Equalizzazione: riduzione delle armoniche
Equalizzazione: miglioramento del suono
Bong, Boff e brillantezza
Equalizzazione: posizionamento a distanza
Equalizzazione: creare spazio nel mix
Equalizzazione: livelli automatici nel mix
Equalizzazione e trattamento delle parti principali
Tracce condivise
Riepilogo: aggiungiamo le parti principali
Regolazioni accurate dei livelli del mix
La lucidatura finale
Registrare il mix su DAT o CD
Riepilogo

Non tutte le canzoni hanno una parte di "pad". Alcune canzoni funzionano bene con i soli strumenti principali. Però, un buon suono di pad può dare "corpo" al pezzo, e può anche aiutare a nascondere diversi piccoli errori di esecuzione presenti nelle altre parti musicali - è un modo semplice e comodo per far suonare un mix "pieno".

Con il termine "pad", ci si riferisce ad una parte musicale (spesso semplificata al massimo) che suona una sequenza di accordi lineare, nel registro medio basso, per tutta la durata della canzone (ad es. un tappeto di tastiere, NdT). Eseguita in genere con tastiere o chitarre, si sceglie normalmente un suono caldo e sottile. Le parti di pad di solito vengono registrate in stereo - o perché lo strumento è di per sé stereo (es. tastiere), o perché si usano effetti sterefonici (ad es. un chorus stereo sulla chitarra) -, specie nel caso delle chitarre dove spesso si registra due volte la stessa parte, per poi pannare una traccia a sinistra e una a destra.

Se presente, la parte di pad è assolutamente fondamentale nel definire il sound e l'atmosfera del pezzo, perché in genere tutti gli altri strumenti sono stati pensati e suonati dopo e sopra di essa. Rappresenta veramente le "fondamenta" su cui viene costruito il pezzo. Ogni tanto, mentre mixate, provate a mutarla per vedere cosa succede. E' come se qualcuno vi togliesse il tappeto sotto i vostri piedi (non a caso, un mio amico etichetta le tracce di pad come "tappeti"). Quel che rimane della canzone senza i pad suonerà come "sospeso" nello spazio, privo di supporto e, probabilmente, anche molto strano.

La sfida, con i pad, è riuscire a ottenere un suono caldo, pieno ed ampio, ma in qualche modo allo stesso tempo trasparente. La trasparenza vi servirà per avere lo spazio, nel mix, dove mettere gli altri strumenti. Se il pad suona in qualche modo "pesante", sarà problematico aggiungere le altre parti strumentali, dunque dovrete riuscire a ottenere questa "trasparenza" fin da adesso.

Si dovrebbe percepire il pad come fosse una specie di "coperta calda" che avvolge la canzone. Credo non sia una similitudine esagerata - sicuramente io sento i pad in questo modo. Pensare all'immagine della "coperta calda" può aiutarvi. Più precisamente, il pad dovrebbe riuscire a "riempire" il campo sonoro senza avere un carattere troppo definito. Se si caratterizza troppo il pad, finirà per distrarre dall'ascolto delle altre parti che aggiungerete in seguito al mix. Inoltre, in genere i pad suonano dall'inizio alla fine della canzone, e possono diventare noiosi se sono troppo in evidenza. Sono principalmente un supporto strutturale del brano.

Consigli per il suono di pad stereo:

  • provate ad ascoltare il pad in cuffia. Molti tappeti di tastiere suonano troppo ampi in cuffia, possono disorientare l'ascolto o risultare sgradevoli; così può essere necessario diminuire la sterefonia, in modo da percepire la presenza di qualcosa al centro, anche quando si ascolta in cuffia
  • alcune tracce utilizzano parti doppiate per ottenere la sterefonia. Si fa spesso con le chitarre, dove si hanno due parti indipendenti pensate per essere posizionate una a sinistra e una a destra. Possono suonare davvero molto bene insieme, ma in genere funzionano meglio se non sono pannate completamente ai due lati, perché così si ha un suono troppo ampio, con la perdita di quel chorus naturale dovuto alle interazioni fra le due chitarre stesse
  • se volete posizionare le due parti di chitarra completamente a destra e a sinistra, potete usare una tecnica piuttosto semplice. Per la chitarra di sinistra, aggiungete un ritorno di mandata con un effetto di chorus (completamente "wet") pannato al 50% verso destra. Allo stesso modo, per la chitarra di destra, aggiungete un altro ritorno con chorus pannato al 50% verso sinistra. A volte funziona bene, altre volte suona un po' esagerato. Provate a scambiare il pan delle parti effettate con quello delle parti originali, e abbassate il livello delle parti effettate stesse, per un risultato più sottile
  • se avete soltanto una traccia di pad in mono, in genere vale la pena perderci un po' di tempo per trasformarla in una traccia stereo ampia e avvolgente, usando un'unità chorus di alta qualità
  • se ci sono due strumenti separati che suonano contemporaneamente parti di pad, piuttosto che pannarli su posizioni diverse, spesso è più efficace lasciarli ambedue al centro cercando di farli funzionare come uno solo, e usare un chorus di qualità per creare l'ampiezza stereo
  • il pad dovrebbe stimolare in maniera indipendente ambedue le orecchie, ma non così tanto da lasciare un vuoto al centro. Diminuite l'ampiezza stereo, nel dubbio, e come accennato prima, provate l'ascolto in cuffia

Consigli per il suono di pad:

  • come avete visto, il chorus è importante per le parti di pad, ma non dovrebbe portare a una sterefonia confusa. Prendetevi del tempo per sperimentare un po' con i settaggi del chorus alla ricerca di un effetto più sottile. Mantenete tempi di delay brevi e una velocità di modulazione bassa, così da ottenere un chorus che enfatizza le alte frequenze della traccia senza farla diventare... troppo "chorussy"!
  • su alcuni strumenti il chorus proprio non funziona. Un classico è il piano. Usate il chorus su un pianoforte e, nella migliore delle ipotesi suonerà stonato, nella peggiore come un vecchio ed economico piano honky tonk. Lasciate giudicare ai vostri orecchi quando un chorus serve o meno
  • attenuando qualcosa verso i 700-800 Hz (o giù di lì) e tagliando un po' le frequenze basse, usando una curva (campana - Q, NdT) piuttosto ampia, si ottengono suoni di pad più morbidi con quella trasparenza tipica del sound Hi-Fi che funziona come un gradevole sfondo per il resto del mix. Contiene il suono, smorzandone qualsiasi aggressività, e il fatto che le alte frequenze siano in maggior evidenza, può aggiungere lucentezza a tastiere e chitarre. Assicuratevi però che questa tecnica non sciupi la parte bassa del mix

Soundcheck del pad

A questo punto avete la batteria, il basso e i pad al loro posto. La canzone dovrebbe suonare già benissimo. Si! Con questi tre soli elementi, dovrebbe sembrare davvero speciale! Il sottofondo dovrebbe suonare "completo". Dovreste aver l'impressione che basti aggiungere soltanto il cantato.
Attenzione ad una cosa che vale per ogni strumento che aggiungerete al mix, e che quindi non ripeterò più: non dimenticate mai di verificarne il suono provando ad aggiungere tutte le altre parti dal "mix grezzo", altrimenti potreste avere difficoltà a inserirle nel missaggio in seguito.

Liberamente tradotto da Mix a pop song - 5 - Adding in the Padding per gentile concessione di AudioMelody



Commenti 

 
#1 Federico Loi 01-11-2014 00:00
Ho questo articolo in pdf, letto e riletto, una bibbia, non dice cosa fare ma come fare e una volta assimilati questi insegnamenti, lavorando in una stanza non trattata e a bassi volumi son riuscito ad ottenere un risultato come questo:

soundcloud.com/.../...
 
 
#2 Andrea 01-11-2014 10:33
Io lo trovo uno dei migliori tutorial (sebbene sia più un breve "trattato") sull'argomento mai realizzati.

Ad ogni modo la versione in PDF e questa sono frutto di due traduzioni diverse, e in alcuni punti ci sono delle differenze nel significato (sebbene in genere si tratti di sfumature).
 
 
#3 Federico Loi 01-11-2014 13:49
- Io lo trovo uno dei migliori tutorial (sebbene sia più un breve "trattato") sull'argomento mai realizzati.-

In effetti anche per me è più un trattato, ma mooolto illuminante, la mia esperienza è stata esaltante seguendo questi suggerimenti, come dimostra il link che ho allegato al commento precedente, altri "tutorial" del tipo fai così, fai cosà mi han portato a risultati che trovo deludenti, poi ovviamente l'esperienza porta a maturare e capire tante cose non scritte negli anni, non mi sono accorto delle differenze, ora le cercherò con più attenzione, comunque è a mio avviso il miglior contributo per chi fa home recording e ha la pazienza di leggere e ragionarci sopra.